Conscription in Perù

Recensione di Conscription, secondo singolo dei Squeamish Factory che anticipa l'uscita del loro nuovo album.

9 Settembre 2020

Un video, una canzone, un ragazzo ed una storia. Lima, Perù; il video è di Marco d’Apice; la canzone è Conscription dei Squeamish Factory, il ragazzo è un bambino e la storia è che deve provvedere da solo al sostentamento suo e della sorella.

La canzone è il secondo singolo anticipatore dell’album della band from Valle Caudina, materia senza forma, composta da Max, Antonio, Biagio e Giulio. Il pezzo comincia con una base musicale accogliente che si armonizza poi con la voce; Il reef è amichevole e al ritornello la musica cambia, come se si commuovesse.

 “KEEP YOUR EYES ON THE ROAD

ALL WE HAVE UP HERE
IT'S ALL WE HAVE UP HERE
KEEP YOUR EYES ON THE ROAD
BREATHE DOWN
TAKE YOUR SHOT
CROPS WILL BE SOWN”

Il disco promesso promette a sua volta atmosfere rarefatte e contenuti. La canzone incarna entrambe le cose: il sound è arido ma vivace, ed il connubio canzone-video dice molto; Marco d’Apice riprende tante piccole cose e pare ne nasconda altrettante dietro l’ombra del protagonista.

Il testo invece sembra quasi dia consigli al bambino:

“LAY DOWN CALMLY
STAY DOWN QUIETLY

come se cercasse di tranquillizzarlo. E, in effetti, guardando il video, il reef pare mostrare quotidianità, normalità, come se un bambino costretto a badare a sé e alla sua famiglia da solo lo fosse. Non credo sia a caso che il video sia stato girato interamente a Lima. Tra periferia e città ci sono classi sociali e lo si denota bene nelle differenze urbane e non solo. Il bambino durante il giorno gira per la città da solo per recuperare denari per mangiare ed è sommerso dalla vita metropolitana, che pare gli sia nemica.

I Squeamish Factory e il videomaker sono quindi riusciti a coniugare il video alla canzone, o la canzone al video; insomma hanno messo le due cose insieme e le hanno fatte combaciare. Alla sera il bambino tornando a casa con le sue difficoltà fa infuriare la musica, che può essere la sua di rabbia come l’urlo di denuncia della band.

 “AS OUR SHOTS WILL FLOW LIKE BLOOD

BOUND TO A GORY SACRIFICE

HUNGRY BLADES WILL PIERCE OUR HEARTS

BUT THEY WILL BE NO MORE”

Band che accomuna quattro anime che «un giorno hanno capito di non poter trovare un modo migliore della musica per esprimersi» si legge nella loro bio su Spotify. Sin dal primo ascolto mi sono sembrati intenzionati a dire qualcosa, e spero che l’album che uscirà per Overdub Recordings mi darà ragione. Non resta che aspettarlo con le orecchie ben tese.

 
 
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