Lullabier: un piccolo capolavoro di slowcore italiano

5 Ottobre 2020

Chiudete gli occhi e lasciatevi incantare da questo mondo intimo e splendente fatto di ninnananne ipnotiche, suoni galleggianti, parole lunari. Mono/Stereo di Lullabier è uscito a maggio ma la qualità davvero rara di quest’uscita indipendente impone di scriverne anche a distanza di qualche mese.

Lunghissima la gestazione, a quanto racconta lo stesso Andrea Vascellari, anima del progetto: cinque anni di auto-produzione sono serviti per arrivare al nitore perfetto di queste nove tracce. Basterebbe questo, in un’epoca in cui tutti gli artisti cedono al consumismo dei singoli, per capire che un po’ di attenzione la merita.

Cinque anni, eppure sono pochissimi gli strumenti in gioco: la voce doppiata, l’acustica che tiene gli accordi o arpeggia, il piano ultra minimal o l’elettrica che rintocca o geme in lontananza. Verrebbe da citare anche il riverbero, vista l’importanza che assume nel trasformare ogni canzone in un paesaggio sonoro simile alle cose che si vedono in un dolce dormiveglia. Davvero, può valere la massima che la semplicità è complessità risolta.

La stasi estatica dello slowcore, la qualità onirica del dream pop, la dolcezza intima dell’indie folk: lungo la tracklist ogni minimo elemento appare perfettamente cesellato ed integrato in un insieme organico, con eleganza e consapevolezza artistica. La tracklist scorre con un ritmo lento ma perfetto, alternando il tema dell’isolamento (tracce dispari) a quello della condivisione (pari). Meritano una menzione i testi, che sono né più né meno che piccole poesie.

La label Oltrelanebbiailmare ha curato di Mono/Stereo un’edizione limitata di 200 copie in CD, con triplo digisleeve e sovracopertina in carta da lucido. Questi sono i progetti da sostenere, facciamolo!

Lullabier – Mono/Stereo
2020 - VeniVersus / Oltrelanebbiailmare

1. Puzzle
2. Sedici
3. Trifoglio
4. Indagine
5. Soliloquio
6. Notturni
7. O.O.B.E.
8. Specchio
9. Sipario

 
 

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