Anche i Ribelli Baciano

di Mirco Salvadori

7 Ottobre 2020


Arlo Bigazzi & Chiara Cappelli
Majakovskij! Il futuro viene dal vecchio ma ha il respiro di un ragazzo
2CD - Materiali Sonori

Io me lo ricordo bene, mi ricordo l'ampia tasca dell'eskimo capace di contenere testi in cui credevamo fermamente, impossibili da abbandonare. I loro autori erano maestri di vita, si dovevano esibire posandoli sul tavolo ad ogni riunione di cellula. Le loro frasi si scrivevano sui muri, erano i nostri idoli. Ma il vento del tempo soffia e porta con sé i petali di quei fiori che ora non fanno più del male, strappano le pagine agli indifferenti in un mondo gremito di indifferenza nel quale i porci non hanno più le ali e non esistono più i taccuini sui quali un vecchio porco annotava i suoi pensieri. In questo deserto, dove l'unica eco percepita è quella di un autotune che recita stupide rime, incomprensibili a coloro che insistono nell'uso della conoscenza e della ricerca, in questo mare nel quale mille navi vagano senza meta e senza un faro che le guidi lungo un percorso salvifico, ci siamo scordati anche di un folle e irruento compagno poeta russo. Il vento del tempo ha strappato anche le radici originarie e certi luoghi sono irrimediabilmente cambiati e con loro i ricordi che serbavano. Siamo talmente mutati che non ricordiamo più come, frasi del tipo: Che posso farci se io con tutta, l’intera portata del cuore, in questa vita, in questo mondo credetti e credo, ci facevano sentire parte del tutto.Lui era Vladimir Majakovskij. Majak il faro nella lingua cirillica, uno scrittore di cui avevamo scordato l'intensa luce, quel fascio luminoso che ha ripreso a vorticare grazie al lavoro instancabile di due visionari capaci di raggiungere il promontorio battuto dal vento del tempo, lì dove il faro taceva, muto e spento. Faticosamente sono saliti lungo l'infinita scala e hanno riacceso quella lampada che ora li illumina e illumina nuovamente quel mondo poetico momentaneamente dimenticato. Arlo Bigazzi e Chiara Cappelli sono gli artefici di questa rianim-Azione che riprenderà vita a breve con performance dal vivo, parte di un più ampio progetto comprendente un libro, cortometraggi, un doppio cd e molto altro. Insomma, il ribelle è tornato con tutta la sua sfacciataggine, il suo cinismo, il suo esibizionismo e la sua travolgente poetica.

Gli attori: Arlo Bigazzi e Chiara Capelli, ovvero gli ideatori del progetto. Lorenzo 'Moka' Tomasini, il produttore assieme al Bigazzi. I musici e gli interpreti: Chiara Cappelli/voce, theremin. Blaine Reininger/violino, Mirio Cosottini/tromba, Michele Marini/alto sax, Mirko Guerrini/sax soprano, Marco Furelli/chitarre, Frank Cusumano/Basso e chitarre, Guido Guglielminetti/fretless, Lorenzo Tommasini/tastiere, loopling, sampling, synth e programmazione. Massimo Liverani/theremin, Arlo Bigazzi/basso, chitarre, e-bow, electronics, drum programming, loop e sampling. Una descrizione accurata si rende necessaria per capire la portata musicale - ma non solo - di questo progetto. Iniziamo quindi dall'ascolto del secondo cd, lo strumentale nel quale questa 'orchestra' si esprime al massimo delle sue notevoli capacità. L'intro è da brividi e lo si deve a quel folle violinista che da decenni veglia sulle nostre visioni. Blaine Reininger impera, lo fa per soli due minuti ma bastano a fermare il tempo e permettere al nostro sguardo di guardare indietro, quando la poesia regnava e ogni suono era suo suddito. Il passaggio successivo è brusco, si entra direttamente in un universo più metropolitano, una realtà musicale che forse meglio rappresenta una playlist costruita attorno ai titoli delle poesie dell'autore di Baghdati. Ci si immerge in una miscela permeata di jazz con pennellate reggae e soul. Suono che piacevolmente scivola durante un ascolto che si concentra sulla regia musicale e sul magnifico uso degli strumenti a fiato, vere voci narranti di questo cd.

Con cautela posizioniamo il cd 1. Basta un minuto e violente giungono le visioni. Siamo immersi in una giornata speciale di molto tempo addietro, il funerale del Poeta che raccolse attorno a sé 150.000 persone ancora ci commuove e sconvolge. Siamo lì, stretti nell'immensa folla e una voce ci guida, un timbro amico che ci accompagnerà con il suo recitare magistrale e ipnotico lungo tutto il percorso. Chiara Cappelli è spaventosamente capace, riesce a interpretare ogni singola sillaba in modo personalissimo trasformando un reading in una vera e propria pièce teatrale. La sua capacità nel raccontare sfiora il cinematico. Una voce che non permette pause, quasi noi si fosse in presenza di pagine dalle quali non riusciamo a staccarci, neanche se queste sono scritte in incomprensibile lingua russa. E così si passa di traccia in traccia percorrendo la vita di Majak, riascoltando  quel suono che magicamente si trasforma, mentre accompagna il racconto di una vita lontana votata alla libertà dell'indipendenza.

Ecco acosa serve alla fin fine questa geniale operazione, farci conoscere Vladimir Vladimirovič Majakovskij come forse non lo avevamo mai sperimentato, neanche quando lo portavamo in tasca, stampato nell'edizione della Editori Riuniti. Il recupero della memoria, la declamazione di una poetica rivoluzionaria ora più che mai attuale, lontana dai salotti, pronta a confrontarsi con la sporcizia di menti infiacchite dal troppo nutrirsi di tossica ignoranza.

Vladimir Vladimirovič Majakovskij un poeta rivoluzionario si ma anche un uomo con le sue infinite debolezze, un ribelle forse capace di quietarsi solo il tempo di un lungo profondo bacio.

https://arlobigazzi.wixsite.com/majakovskij

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