"Underground Mania", il documentario sulla scena del Nord Veneto

Il Brutto Collettivo raccontare la storia di 4 storici locali

16 Ottobre 2020

Quattro luoghi in cui si suona dal vivo. Tre locali, tra Padova e Treviso, in cui la musica è ancora sudore, amplificatori, vibrazioni che investono il corpo e voglia di urlare. E una casa privata che accoglie nel suo salotto band provenienti da tutto il mondo. Qualcuno potrebbe chiamarla Resistenza.

È di questo che parla il documentario Underground Mania, 45 minuti prodotti dal Brutto Collettivo, su idea di E. Cabrele, realizzato da R. Menegon e N. Stradiotto. Tra interviste ai gestori, contributi video e fotografici, si parla coi titolari del Punkyreggae Pub, della Trattoria Ae Rose e dell’Osteria da Tocchetto, nonché col proprietario del salotto, il Manolo’s Hole.



«Lo spirito» racconta uno degli intervistati «è dare spazio alle giovani band. Quelle che si autoproducono, quelle che hanno qualcosa da urlare». Chi ha più di trent’anni, chi è cresciuto scambiando musicassette sovrincise e CD masterizzati, aspettando di sentire quella musica urlata contro un sm58, capirà a volo di cosa si sta parlando. Il live underground non è solo cultura, è culto: nell’underground, come ricorda uno dei gestori, «si crede». Ci si immerge, si lotta coi demoni. Ci si diverte.

Il documentario abbonda di chicche video, aneddoti e racconti di vita: dalle incredibili serate in cui le band, fra i vecchi allibiti con le loro ombre, facevano stage-diving dal bancone del pub, alle perenni ricerche di fondi.

Alla faccia di chi pensa che la musica dal vivo non renda (traducilo in «non vende abbastanza birre»), è significativo sentire gli intervistati ricordare con entusiasmo tutte le serate di fracasso sonico e dichiarare di non avere alcuna intenzione di fermarsi. Si respira un’aria, in ciascuno dei luoghi, di Grande Famiglia, in cui concerto vuol dire musica, cibo, bere insieme, voglia di condividere.

Anche quando le circostanze non sono favorevoli (e Ferretti, d'altro canto, direbbe: “e quando mai?”).

Il documentario è stato realizzato in collaborazione con l’etichetta È Un Brutto Posto Dove Vivere, col nostro programma Indica - Nuove Narrazioni Sonore e con l’Associazione Culturale Rambla.

A destra potete ascoltare/scaricare l'intervista al Brutto Collettivo realizzata da Indica!

 
 

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