“Stay Alive”: l'appello straziante di Laura Jane Grace

Recensione dell'ultimo sofferto album della frontman degli Against Me!

8 Gennaio 2021

Sono quasi sicuro che se chiedessimo a Laura Jane Grace se è soddisfatta del suo ultimo album, sicuramente risponderebbe di si ma in cuor suo non avrebbe voluto farlo o almeno non in queste circostanze. Capiamoci, con questo non sto dicendo che Stay Alive non sia un bel disco anzi non credo di esagerare nell'affermare che questo è in assoluto il capolavoro della sua carriera ma la sua gestazione è stata parecchio sofferta. Mi spiego meglio: i brani che compongono questo disco inzialmente erano stati scritti per la sua band, gli Against Me!, ed era prorpio con loro in tour quando arrivò la notizia dell'emergenza sanitaria COVID-19 ed il primo lockdown globale.
Di conseguenza il tour venne annullato e lei si ritrovò da sola bloccata a casa come tutti noi.

Penso di parlare a nome di tutti se dico che sono stati due mesi infernali, dove il tempo non passava mai e alcune giornate sembravano così lunghe che avresti fatto qualsiasi cosa per farle terminare. Adesso immaginatevi chi fino al giorno prima era su un palco, circondato da miglialia di persone, a suonare, a stretto contatto con loro. Come potete immaginare Laura non la prese benissimo e per un mese demoralizzata non fece nulla a parte fumare Marijuana poi decise che era giunto il momento di riscattarsi e utilizzare il prorpio tempo per fare qualcosa di produttivo.
In primis smette di fumare, infatti il posacenere pieno di mozziconi sulla copertina del disco non sono altro che gli ultimi spinelli fumati prima della sua rivalsa, poi prende i pezzi scritti negli anni precedenti, li sistema e chiama Steve Albini per registrarli in studio in una assurda sessione di 4 giorni dove non si sono MAI incontrati.


In queste grottesche circostanze nasce Stay Alive pietra miliare del 2020.

Personalmente questo disco incarna perfettamente l'essenza del punk; non tanto per il sound quanto per l'esigenza di esprimere qualcosa. L'esigenza di fare qualcosa che ti rende felice, l'esigenza di dare il tuo personale contributo, l'esigenza di rimanere vivi.

Come detto precedentemente il sound del disco più che punk è country, che raggiunge il suo apice in Mountain Song (molto in stile Frank Turner per intenderci) con quel finale che spezza il fiato ogni volta che l'ascolti: <<I'm all fucked up but i'm alive>>. La maggior parte dei brani sono in acustico a parte un paio di pezzi più spinti con la drum machine. Se siete fan dei Against Me! apprezzerete Ice Cream Song, Why Kant i be You, la spettrale Swimming Pool Song ma sopratutto Hangin Tree l'unica traccia dell' album che si espone politicamente attaccando pesantemente Trump. Mi sento di segnalare anche So Long, Farewell, Auf Wiedersehen, Fuck Off molto punk old school e quello che potrei definire un tormentone pop Supernatural Possesion.
Arriviamo alla conclusione di questo flusso di coscienza con il brano più significativo del disco dal quale prende il nome: Old Friend (Stay Alive) dove una stanca Laura fà il suo ultimo straziante appello e chiede ai suoi amici di fare il possibile per sopravvivere a questo triste mondo malato.

 
 

Laura Jane Grace Instagram

 
 
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