Unlock: la compilation di Electronic Fog per guardare avanti

L'elettronica a nord est e non solo

12 Gennaio 2021

Uscita in anteprima il 28 dicembre scorso, Unlock, compilation di fine anno quella di Electronic Fog, collettivo rodigino-padovano che al primo posto ha messo l’arte e la libertà di espressione. Tracklist che ripercorre le strade dell’elettronica multi sfaccettata, dall’ ambient alle escursioni nel trip hop, alla noise a tratti techno, qualche volta dai colori retro bit.

Abbiamo intervistato i ragazzi di Electronic Fog perché l’iniziativa di questa compilation ci sembra pregevole e vogliamo dar voce alle realtà che vivono di musica ed intorno alla musica, messe a dura prova da questi lunghi mesi silenziosi, difficili, che hanno evidenziato senza dubbio come gli artisti in Italia siano estremamente presenti e vivi ma considerati al margine, ignorati e non tutelati. Ci uniamo all’iniziativa di questo collettivo stando al loro fianco così come restiamo al fianco di tutte le realtà artistiche ogni giorno usando il nostro tempo, le nostre “penne”, la nostra visibilità.

Come nasce Electronic Fog? raccontateci qual’è il mondo musicale ed umano dietro al vostro collettivo.

Il collettivo nasce a Rovigo nell’estate del 2007 dall’unione di esperienze personali e l’interesse all’interazione tra musica elettronica e arti visive. Era il periodo del boom del clubbing berlinese, dove chiunque avesse un pc e un controller, poteva iniziare a fare musica. Già dalle nostre prime serate organizzate abbiamo cercato di portare lo spettatore a vivere un’esperienza più coinvolgente rispetto ad un classico dj set. Inoltre, già a quel tempo, per noi erano fondamentali i live set, componente imprescindibile per chi ama la musica elettronica. Proprio questa passione comune ci ha permesso di stringere rapporti con i membri del collettivo Abusers di Padova, condividendo i palchi di Altavoz, prima al CS Rivolta di Marghera e poi allo Sherwood Festival.

Questo periodo ha messo tutte le figure del settore musica a dura prova: in quanto collettivo/etichetta che riunisce musicisti, tecnici, video maker, come state vivendo questo lockdown artistico che prosegue da Marzo?

Quello che ci manca di più sono le relazioni umane, le suggestioni, l’odore dei posti, la macchina del fumo…cose che si possono percepire solo durante la serata. Le conoscenze, il dialogo, la partecipazione, la condivisione. Internet non basta.

E’ appena uscita una bellissima compilation di Electronic Fog, un nota dolce alla fine di questo anno sfinente: quale è stata l’idea che vi ha spinti a pubblicarla? Quali sono i generi musicali e gli artisti coinvolti?

L’idea della compilation è nata proprio durante il lockdown di marzo per fare fronte comune alla impossibilità di esibirsi dal vivo e per cercare di mantenere creativa una socialità messa a dura prova dalla pandemia. La compilation contiene 16 tracce di musica elettronica inedite degli artisti che si sono esibiti durante le serate EFOG organizzate dal collettivo all’interno del CSO Pedro di Padova, dal 2014 ad oggi. I brani rappresentano una varietà di proposte musicali differenti tra electro, techno, raw house, ambient e downtempo. Hanno partecipato al progetto: Coeden + Wavefold, Doc Enthusiastic, Good Cynical Practice, Hyena, Idga, Isko, Mill3ristic, Marco Segato, Molven, Pablito El Drito, Plasman, RDMGRL, Sergio WOW!, Shazwa, Tonylight, Tracya. La compilation è stata masterizzata da Domenico Cipriani a.k.a. Lucretio e la grafica è di Linda Zampieri (Tortellyni_).

Quali sono le vostre collaborazioni esterne al collettivo? Vi muovete nel Padovano preferenzialmente oppure fate rete con realtà italiane ed estere? Ci sono progetti in cantiere in tal senso?

Le collaborazioni sono nate a seguito di dialoghi ed esperienze condivise dei singoli durante le serate. Stiamo collaborando con Lucretio (The Analogue Cops - Restoration Records), 51beats, RXSTNZ, oltre al network locale creato con le realtà come Banhoff, Thursdaysdeep/Bunker, Rovigoracconta, Laverna netlabel, e ovviamente con Bad Vibes con cui condividiamo una serata con cadenza trimestrale al CSO Pedro.

Da sempre aperti a nuove commistioni, siamo inoltre entusiasti di annunciare la più recente collaborazione con Gemini, il nuovo network di radio indipendenti di cui Sherwood è una autorevole voce protagonista. 

Il suono, la pasta della musica degli artisti di Electronic Fog quanto sentite sia influenzata nelle nuove composizioni da questo periodo così incasinato e scarsamente empatico? Vi sentite diversi, questa esperienza di blocco forzato sta in qualche modo ri-modellando la vostra musica?

Ognuno guarda dentro di sé e compone quello che prova, è un discorso soggettivo che riguarda i singoli. Per noi la diversità è ricchezza, l’empatia in primis è il filtro. Anche nella compilation abbiamo lasciato piena libertà agli artisti coinvolti.

Cosa farete per supportare gli artisti e i lavoratori del mondo dello spettacolo durante la ripartenza, fase che sarà durissima e che vedrà molte realtà attualmente zoppicanti alle prese con lo sforzo di risollevarsi?

Abbiamo sempre ritenuto la presenza e l’operato delle maestranze dello spettacolo linfa vitale per le nostre serate. Già da prima del lockdown per noi è sempre stato fondamentale che venisse riconosciuto il lavoro svolto da artisti e addetti ai lavori. La compilation appena uscita vuole essere uno spunto per ricominciare a condividere un messaggio positivo e propositivo per ricominciare più forti di prima.

Unlock è disponibile su Bandcamp: qui la track list e lo splendido artwork di copertina

 
 
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