Shock in My Town. "Dalla parte del torto" è la biografia di Dome la Muerte e molto di più

Agenzia X pubblica un'opera necessaria e irriverente per raccontare uno dei protagonisti della controcultura in Italia

22 Gennaio 2021

Chi mi conosce sa quanto io sia insensatamente innamorata della mia città, Pisa, un modesto ombelico di mondo devastato dai bombardamenti dell’agosto ’43 – i bu’a nuvole, così venivano chiamati gli aerei alleati – poi rinato attorno a Saint Gobain, Richard Ginori, Marzotto e soprattutto con tre università, il CNR, la prima connessione Internet, il grafene, Guido Tonelli, Francesco Orlando, Luigi Blasucci, Marco Santagata, Salvatore Settis. Questa è la stringatissima storia di chi vorrebbe candidare Pisa a capitale della cultura mentre ne smantella le potenzialità giorno dopo giorno, ma a noi interessa di più la linea del disagio, che corre attraverso le periferie di un impero di rinnegati, che mescola mode, sottoculture, linguaggi artistici e attitudini politiche.

In questo crogiuolo di storie sbagliate incontriamo Domenico Petrosino, aka Dome la Muerte, dall’alta Irpinia a Navacchio, comune di Cascina (PI), per fare la storia dell’underground, dagli anni Ottanta a dopodomani. E finalmente è fuori la biografia per i tipi di Agenzia X Dalla parte del torto. Una storia hippie, punk e rave, scritta a quattro mani con Pablito il Drito, scrittore e agitatore culturale informatissimo su quanto sia storicamente e culturalmente importante fissare su carta questa storia, in continuo divenire. Dome si colloca con tutti i crismi nel gotha di intellettuali e ricercatori sopracitato: una carriera eclettica ed esplosiva fatta di vera e propria militanza artistica, senza compromessi, sotto e ai margini dei riflettori delle molteplici wave che è stato in grado di solcare, e spesse volte fondare, nel nostro paese non sempre al passo con i grandi mutamenti culturali in Europa e oltreoceano.

In questa affascinante biografia - densamente popolata da alcool, sostanze, radicalità e gioiosi perdigiorno improduttivi a braccetto con vere e proprie pietre miliari della musica e della letteratura mondiale – imparerete e a conoscere e sicuramente amerete uno sperimentatore seriale, un contaminatore di suoni e liriche, un punk-hc della prima ora col giubbotto dei Cramps, un attivista per i diritti dei nativi americani, un fratello delle feste illegali, dei centri sociali e della beat generation. Un uomo dedito alla creazione di mondi in cui chiunque possa sentirsi libero, in sinergia con l’altro e con il pianeta. Andate sulla sua pagina Wikipedia, di recentissima creazione, e stupitevi innanzi alle innumerevoli band in cui ha fatto ruggire le sue chitarre, alle tournée devastanti da cui è uscito illeso (?), alla quantità di big dello spettacolo italiano e mondiale che lo hanno tenuto a modello per le proprie carriere.

Chi ha scritto le musiche di Nirvana di Salvatores? Chi ha buttato giù il telefono in faccia a David Bowie? Chi ha comprato il Disaronno per settimane a Nico, sì, quella Nico?

Dalla parte del torto è un libro che non solo risponde a tutte queste domande, ma che proietta chi lo legge in una dimensione di vita fervente, fuori dagli schemi, avanguardistica in qualche modo, in una forma di esistenza satura di contraddizioni e di amore. Il tutto con uno sfondo per me commovente, la mia Pisa, che ora è un deserto, ma che adoro immaginare così viva e sprecisa, anche grazie a Dome e a tutte le scene da lui attraversate e raccontate.

 

 
 

Dome la Muerte & Pablito el Drito

Dalla parte del torto. Una storia hippie, punk e rave

Milano, Agenzia X, 2020

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