Summer Sons - The Rain, quando il jazz incontra il rap

Recensione del disco del duo UK, ventata di freschezza nel panorama

7 Febbraio 2021

Essere hip hop nel 2021 è davvero difficile per certi versi. Sapere che la wave va in ottica puramente trap o drill, quella che riesce a sfondare, per gli amanti dei solchi di vinile e dei campioni è dura. Ma qualcuno resiste, e lo fa assai bene.

La storia musicale di oggi vi parla dei Summers Sons, ovvero Turt (rap) + Slim (beats), la cui arte si incrocia con quella del vocalist e pianista C.Tappin. La musica viene definita “cool bap” per le peculiarità di un sound che viaggia sulle frequenze del boom bap anni ’90 e delle vibes jazz, dove contrabasso e smooth mood vincono il clima generale dell’ambiente sonoro.

Per questo il loro album The Rain trasuda pure in senso musicale di queste parole. Non è solamente un bel titolo come tanti altri casi, ma l’atmosfera che riesce a creare, anzi, in cui fare viaggiare l’ascoltatore, è quella di una nottata di pioggia densa e fitta, dove l’intero panorama cittadino viene distorto dalle gocce, che cadono e battono sulle pozzanghere come tasti di un pianoforte.

Su queste strumentali così piene, simili alle nuvole del temporale, e levigate dello scrosciare intenso delle note, poggia il flow del rap. Un flow diverso dagli standard diretti e incazzati di molti altri esponenti pure classici. La linea soul s’espande a livelli altissimi e continua quasi sommesso per l’intera durata del disco. Sembra quasi una confessione intima lasciata andare sull’onda dei maltempi della vita. Per fare un parallelismo, se vi piace Loyale Carner, anche i Summer Sons potrebbero colpirvi molto.

Si tratta di una forma di hiphop che pesca a piene mani dalla tradizione campionatrice classica ma che va a dare moltissimo risalto alle vibrazioni jazz, differenziando per questo. I bassi spingono ma mai troppo da risultare party. The Rain è musica per cuori solitari infastiditi dal rumore quotidiano. È forse un compagno di solitudine, quella buona che serve a ritrovare sé stessi.

Se volete farvi un’idea al volo, vi consiglio: The Rain pt.1, Just A Drop In The Ocean e Orange Moon. Il progetto esce per Melting Pot music label.

Versione solo strumentale dell'album

 
 

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