7Mondays: lo shoegaze al tempo di whatsapp

Recensione dell'EP

13 Maggio 2021

Lo shoegaze al tempo di whatsapp. No, non è una delle solite frasi ad effetto: si tratta proprio del concept di questo EP dei 7Mondays, duo di Crotone che si muove tra furia post rock, incanto dream pop e, per l’appunto, quella ricerca di una barriera di suono dolce e abrasiva insieme che è tipico dello shoegaze

La prima e l’ultima traccia di Sent, infatti, non sono altro che il bip di un vocale ricevuto. In mezzo, tre canzoni che raccontano, rispettivamente, la passione, la crisi e la nostalgia di una parabola amorosa, come tutti l’abbiamo più o meno conosciuta. Se What’s Best To Die For, con le sue aperture soniche e il trasporto da cime tempestose, è un pezzo perfetto per raccontare l’incontro fra due anime, Tape Rewind tenta di farne sentire le collisioni e le rotture, con tutti i suoi stop e il ritmo più disturbato. La terza traccia, Crowns, si nuove su territori maestosi e corali, le voci gonfie di riverbero e quasi celestiali, sfiorando paesaggi metafisici. Non ha caso ospita un campione del dialogo tra il cavaliere e la morte ne Il Settimo Sigillo, il classico di Bergman... forse per ricordare che il legame tra Eros e Thanatos è l’unico amore che non muore mai.

C’é da dire che di queste cinque tracce due sono dei semplici bip e due erano già uscite come singolo. Di fatto, l’unica novità di questo EP di cinque tracce è Crowns. Questo conduce a due osservazioni. 

Primo, Spotify sta inducendo i musicisti a fare i salti mortali per avere il maggior numero di release possibile, ciascuna col maggior numero di tracce possibili, col rischio di rendere ogni release sempre meno consistente. Secondo, questi ragazzi sanno come sfruttare la cosa a loro vantaggio ma con intelligenza, visto che gli è bastato aggiungere due bip per rivestire le canzoni già pubblicate di nuovi significati, raccontando una storia.

Insomma, siete bravi. Porco cane, pubblicate un disco.

Aggiuno in postilla che quest'uscita è targata Dirty Beach (in collaborazione con Truebypass), un'etichetta che nell'ultimo anno si sta distinguendo per la pubblicazione di progetti al confine tra alternative ed elettronica di grande valore. Una di quelle isole felici, nel grande oceano it-pop, che conviene tenere d'occhio.

 
 

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