Venerdì 25 Novembre
@ C.S.O. Pedro
Via Ticino, 5 - Padova

Sherwood Open Live

ore 20.00
Presentazione del libro “Le ragazze del rock”, 40 anni di rock femminile italiano a cura della redazione “BlowBook”.

ore 21.00
Aperitivo con l'autrice.

Degustazione di prosecco della casa vinicola "Spagnol" (TV):
- Prosecco di Valdobbiadene docg: Col spago dry 11%vol.
- Prosecco di Valdobbiadene superiore docg : Col del sas brut 11%vol.

A seguire Buffet a km0

ore 22.00
“Sarah Shuster” Live.

ore 23.30
Live set: Belinda Frank & Johann Merrich
Dj set: Oceanicmood
Dj set: Je Cri
“Electronicgirl”

Mostra d'arte di Cristina Zanchetta

Ingresso 2 €


“Le ragazze del rock” (Ottobre 2011, Sonic Press). Per la prima volta viene raccontata in un libro la storia del rock femminile italiano. Dai primi complessi beat di donne degli anni ‘60, attraverso il punk, la scena Riot Grrrl, fino al rock di oggi: Racconti di donne che hanno fatto o stanno facendo la storia del rock femminile in Italia…E’ ancora una volta il punk a stimolare la nascita delle prime all-female bands e sebbene quasi nessuna di esse (Clito, Antigenesi, Raf Punk, Remote Control) abbia inciso dischi, hanno avuto un ruolo fondamentale. Sono, per dirla con le parole di Helena Velena in Lumi di punk, le donne genetiche all’inizio della storia... Hanno ispirato altre donne a salire sul palco, e hanno messo in discussione l’egemonia maschile negli ambienti della controcultura. Il secondo periodo, quello che va dagli anni 90 alla fine del secolo, è caratterizzato all’estero da una comunicazione che si sofferma più sull’aspetto ‘modaiolo’ che sui contenuti musicali (Hips, Lips, Tits, Power il titolo di un articolo apparso su Q nel ’94), ma vede parallelamente la crescita di un movimento Riot Grrrl italiano, autonomo per la qualità dei progetti e la determinazione nel realizzarli (Motorama, Mumble Rumble, Le Bambine Cattive, My Sisterical,…). Oggi non è più un problema di genere: sono tante e sono brave, parlano di temi sociali e femminili, suonano sempre meglio anche strumenti tipicamente ‘maschili’ come la batteria o la chitarra, ed hanno quell’energia e quella sfrontatezza che i maschi, fin troppo impegnati a osservare se stessi, ormai non hanno quasi più…

L'autrice Jessica Dainese è nata e cresciuta sui Colli Euganei, dove l’evento più rock’n’roll è osservare i pensionati che alle otto di mattina prendono il primo grappino al bar. È quindi costretta, in giovinezza, a lasciare il paese natio alla ricerca di luoghi più consoni a saziare le sua fame di rock: prima gli Usa, poi l’Inghilterra. Dopo una lunga militanza nella scena underground internazionale (ha, tra l’altro, fondato fanzine come “Screaming Sheep” e “Tigerheart”, e siti web come nixzine.org), nel 2001 inizia a collabora con Alias/ Il Manifesto, pubblicazione per cui scrive tutt’oggi. Suoi articoli sono apparsi anche su Rolling Stone, Vogue Italia, Rumore, Ritual, Max, Punkster, Blow Up, ed estratti dai suoi articoli e fanzine sono stati citati in libri quali “Riot Grrrl: revolution girl style now!” e “Le mie cose”. Nel 2010 pubblica il libro “La felicità è una fetta di vinile”.

I Sarah Shuster suonano insieme dal 2006, vivono a Vicenza e scrivono canzoni in inglese.
L’attività live del gruppo è intensa, all’inizio concentrata soprattutto in Veneto, poi anche fuori regione. Gli Schusters suonano in rassegne, festival e locali, adattando il set ai vari contesti, dall’elettrico all’acustico. Hanno uno stile inconfondibile ed una presenza che è valsa loro un seguito di pubb...lico fedele e attento.

Electronicgirls è una netlabel (creative commons, money-free) che si preoccupa di radunare il panorama emergente più interessante dell’elettronica italiana ed estera al femminile. Non discrimina generi musicali, raduna dj e compositrici di elettro-pop, minimal-techno, drone, sperimentale, electro-clash ecc. La prima release dell’etichetta, “Electronicgirls Vol. I”, raccolta di brani prodotti da quante hanno deciso di aderire all’iniziativa, è scaricabile gratuitamente dal sito www.electronicgirls.org.
Il progetto electronicgirls si occupa anche di diffondere memorie, testimonianze, suoni e racconti delle pioniere dell’elettronica attraverso un blog e un volume di prossima pubblicazione nato per ampliare la conoscenza e la diffusione della storia dell’elettronica al femminile.

Gli ultimi anni di Cristina Zanchetta si sono caratterizzati da una intensa ricerca pittorica. Osservando le sua pittura infatti non ci accorgiamo mai di trovarsi di fronte ad un artista di così giovane età, anzi, la prima impressione è quella di un linguaggio matura, di un'espressività ricca di idee, contenuti, fantasia. Nelle sue più recenti opere questa pittrice rileva uno spiccato interesse per tutto ciò che riguarda l'individuo e la sua sfera intima. A Cristina Zanchetta non interessa affatto presentare un certo tipo di realtà in maniera violenta e sconcertante, anzi in molte delle sue opere è la calma, la tranquillità che emergono ne sono un esempio la bellezza e la genuinità che si riscontra spesso nei suoi candidi volti. Opere permeate di un linguaggio che può cogliere e tradurre soltanto chi ha saputo conservare la purezza degli intendimenti e lo spirito sognante del poeta.

 
 

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