Snatura Rock del 11 luglio 2021

h15.00 Intervista ai Laino & Broken Seeds
"Sick to the Bone", appena uscito per l'etichetta tedesca Off Label Records, è il secondo album sulla lunga distanza della band bolognese Laino & Broken Seeds che torna dopo otto anni dall'esordio "The Dust I Own" e dopo il primo EP autoprodotto "Broken Seeds". Rock blues psichedelico ottimamente strutturato, cantato in inglese bazzicando i confini del Delta del Mississippi. Suoni caldi del basso e ritmi sensuali, per delle trame compositive che sanno presentarsi giocherellone, malinconiche o imponenti. Fra poco li sentiremo cantare in italiano ma intanto il cantante, chitarrista e fondatore del gruppo, Andrea Laino ci racconta di questo "malato fino all'osso".

h16.00 Intervista a Gianni Venturi
Gianni Venturi di Bologna (già negli Altare Thotemico e nei Moloch)è cantante, scrittore, musicista e poeta. Con "Socrate è morto" soprattutto poeta. Il suo ultimo disco infatti, appena uscito autoprodotto, mette in evidenza la sua prosa moderna. Un anticonformismo che con gli effetti e una voce 'allenata' da anni alle sperimentazioni psichedeliche e ficcanti, raggiunge con questo album grandi obiettivi. Infatti le sue parole fanno da uragani che entrano dentro e devastano portando via però le inezie e lasciando poi la serenità o perlomeno una consapevolezza in più su quel che è e quel che sarebbe bello cambiare in questa esistenza devastata da inutili like e senza più la luce della conoscenza.

h16.30 Intervista ad Andreotti
Il misterioso cantante e polistrumentista che si nasconde dietro lo pseudonimo Andreotti, dopo l'esordio intitolato "1972" del 2020, è tornato quest'anno con "1973". Entrambi i dischi sono usciti per MiaCameretta Records. Un album cantato nuovamente in italiano e composto in solitaria. Un modo di cantare sussurrato, capace attraverso il significato delle parole e il ricamo orchestrale della melodia di entrarti dentro. Citazioni di personaggi/eroi cercano un legame da condividere con gli altri e in mezzo frasi quasi sfrontate quanto malinconiche e ciniche.

Francesca Ognibene