Weird Side, la tua nuova etichetta DIY preferita!

Intervista alla nuova realtà discografica romana

29 Luglio 2021

Quando Andrea Boiani ha comunicato la nascita della nuova etichetta Weird Side, creata assieme a Andreas Macrì, sono rimasto colpito dalla sincera passione del loro operato. La label ha sede a Roma e si presenta come un progetto totalmente do it yourself come non se ne vedevano da tempo.

I sound di applicazione sono Emo/Math/Postpunk/Indie, il sottobosco underground che lega assieme persone, dischi, locali. live, e fotta. Dunque, mi sono detto, perché non fare loro un'intervista per conoscerli meglio.

Qui trovate anche la loro distro / catalogo Discogs

Buona lettura!

1) Weird Side opera nella scena romana: per introdurre il lettore ci potete raccontare la scena in cui operate?

Ciao Matteo! Innanzitutto grazie per questa intervista!
La Weird Side nasce proprio per accomunare quei gruppi e artisti che scelgono l’emotività come componente fondamentale della loro musica, i quali spesso, visto il poco spazio riservato nell’underground romano per quei generi, si ritrovano isolati oppure devono riferirsi al Nord, il quale, spesso saturo, deve dire di no, costringendo i gruppi a riferirsi addirittura all’EU/USA e quindi le scene locali vanno a disgregarsi.
Essendo la collettività il motore di tutto, la Weird Side si prende la briga di rafforzare qualcosa che già c’è sostanzialmente ma nel quale credono in pochi, affiancando le altre etichette del settore e provare a raggiungere la compattezza delle altre scene, come quella Punk o HC, anche perché, attraverso l’Emo, una sottile linea di congiunzione c’è!
Però noi vorremmo andare anche oltre, riferendoci al Math Rock, al Post-Punk e a tutti questi generi più particolari, i quali non sono mai stati troppo attivi a Roma.

2) Come descrivereste il lato "Weird" della vostra neo label, cosa vi distingue dagli altri sotto il profilo dell'attitudine?

Il lato “Weird” è riferito ai generi prediletti, quindi l’emotività musicale in tutte le sue forme, caratterizzata in primis dallo spogliarsi completamente di scudi e gusci per mettere in musica la propria nudità emotiva e questo prevede anche far conoscere a tutti molti lati strani o sconosciuti dell’essere che per convenzione sociale magari si trattengono.
Noi abbiamo la missione di collettivizzare questo modo di essere/suonare, investendo su gruppi e progetti in modo molto “weird”, perché non ci spinge nessuna indagine di mercato, ma la sola passione per la scena e per il rischio, grande paura di molte altre etichette più ambiziose nel profitto.
Altro fatto “weird” è la responsabilità di consegnare gratuitamente e a mano gli ordini su Roma e provincia, che per molti è un suicidio, ma rafforzerà la collettività e quindi ingrandirà il “Side”.

3) Creare una label è una di quelle idee che a molti appassionati balla in testa almeno una volta nella vita, ma tra il dire e il fare ne passa. Voi, concretamente, che passi avete fatto per fondare Weird Side, e come vi organizzate il lavoro annesso?

Chi è appassionat* e fa ricerca musicale in tutti i sensi ristagna sempre in se stess* l’idea di trasmettere il proprio gusto tramite la produzione e distribuzione di musica. Per noi è la stessa cosa, solo che, oltre al fatto di essere studenti costantemente al verde, ci mancava una spinta.
La spinta calorosamente data da due veterani della scena romana, Luca e Danilo dei Volonté (gruppo in cui Andrea suona).
Abbiamo messo insieme una umile base economica per partire ed ecco che le relazioni umane vengono in aiuto e alludiamo proprio al grande input proveniente da Fabio del Brutto Posto Dove Vivere, che si è subito dimostrato primo supporter del progetto, proponendosi per far diventare la Weird Side punto vendita romano della sua straordinaria etichetta, mettendo i cataloghi in comune che poi andranno arricchiti con le nostre future coproduzioni e, quando sarà possibile, produzioni.
Ora, infatti, il primo compito sarà spingere la Distro con i titoli del Brutto Posto per andare a creare il “Side” qui a Roma e sgomberare la strada per i prodotti marchiati o co-marchiati Weird Side.
Per entrambe le cose siamo già work in progress e a brevissimo sveleremo tutto.
Per ora possiamo dire che il catalogo Discogs è pronto e che il 6/7/27/28 Agosto esporremo i titoli al Do It Yourself Fest di Pescara con il classico banchetto!

4) Secondo voi, un progetto discografico per esservi proposto che caratteristiche deve avere? Avete dei paletti stretti o delle maglie larghe nella selezione?

Essendo nati da poco è difficile dare una risposta precisa e riscontrabile di fatto nel nostro modus operandi. La cosa certa è che abbiamo dato vita a questa realtà decidendo di focalizzarci su un range di generi piuttosto variegato ma che inevitabilmente ci vedrà costretti a selezionare il progetto che più si addice alla nostra label e a scartare che quello ahimè risulti più distante. Il nostro obiettivo attuale è seguire pochi progetti alla volta e cercare di dare il massimo, anziché scendere ad ogni sorta di compromesso pur di fare numero.

5) Alcune etichette stampano il disco e altre invece si imbarcano nel compito di produrre e dare una mano alla creazione della musica: voi come agite in merito?

Attualmente stiamo solamente stampando dischi e cassette e ci occupiamo della distribuzione.
Non escludiamo di produrre (creativamente/musicalmente parlando) in futuro degli artisti, ma per ora ci stiamo affidando a realtà limitrofe come la Blue Ocean Recording Studio, la Circle Music Studio e il Cygnus music studio.

6) Le grafiche della vostra etichetta sono molto fighe, ci potete dire chi le fa?

Matteo, fortunatamente non sei il primo che si esprime in questi termini!
L’autore e creatore delle grafiche è il graphic designer Daniele Manno (nonché bassista dei Barbed Wire, altro gruppo in cui Andrea suona) il quale, oltre ad avere titoli che attestano il suo professionismo nel settore, dimostra la genialità dell’artista, svincolato dai tecnicismi propri del suo lavoro, con cui sono stati creati i personaggi della grafica iniziatrice e il logo dell’etichetta, raffigurante il “Weird Kid”, simbolo della nostra scena.
Possiamo dire che se noi due (Andrea e Andreas) siamo la sostanza, Daniele è la forma. E che forma! Aspettate di vedere stickers e t-shirts!

7) Domanda da 1000 punti: qui in Veneto capita che delle volte le realtà musicali si facciano gli affari propri quasi a dover dimostrare che l'hanno più lungo, altre invece decisamente collaborano e fan rete, mettendo però in conto eventuali fregature in corso d'opera: voi di che avviso siete? E per quali motivi?

Probabilmente la nascita della Weird side a Roma è collegata al fatto che a qui non vi siano realtà musicali affermate se non quelle nell'ambito hardcore.
Bisogna però ammettere che noi non facciamo hardcore e per quanto sia apprezzabile la presenza di tali gruppi e collettivi sicuramente sentiamo la necessità di creare un qualcosa di "nostro".
Quindi non ci troviamo in una condizione tale da poter parlare di vero e propri conflitti, dato che in primis non viviamo propriamente in una situazione di comunicazione fra musicisti e in secondo luogo fra eventuali collettivi di musicisti.
Weird side sicuramente si inserirà in un contesto delimitato dal punto di vista stilistico ma ciò non implica necessariamente l'esclusione o la refrattarietà nella comunicazione con altri mondi, anzi il nostro scopo è proprio quello di riuscire a creare una grande rete fra generi e persone, presupposto necessario sia perché si abbia conflitto sia che si tratti di amorevole collaborazione :)

 
 

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