La Dorsale- L’anno del ferro

Recensione del primo romanzo di Maria Gaia Belli, presentato al CSO Pedro durante Sherbooks Winter Festival il 30 gennaio 2022.

9 Febbraio 2022

Immaginate di disporre su un tavolo una scatola con un gioco ancora tutto da scoprire; le istruzioni vi suggeriscono solo la prima mossa: “collocate la Dorsale...”

Ecco, ma di che si tratta?

La Dorsale è la protagonista indiscussa del libro, nello specifico una grande catena montuosa che divide il Nord dal Sud, una zona del tutto selvatica, difficilissima da vivere. Un luogo che impedisce i facili contatti tra le due parti del mondo. 


La sua peculiarità è quella di essere abitata dai draghi. Questo elemento caratterizza la spiccata venatura fantasy del libro, animali mitologici che però sembrano assurgere per lo più a semplice merce di scambio, veri e propri mezzi di locomozione sul territorio.

Nel volume la narrazione sembra svilupparsi seguendo le frequenze emotive dei personaggi principali; l'autrice ha infatti raccontato di custodire questa storia sin da quando era bambina ed ha voluto essere il più possibile fedele al modo in cui si manifestavano nel suo immaginario, i personaggi "li ha lasciati liberi di crescere".

Tre i personaggi principali (Kami, Luk, Key) senza tralasciare il ruolo di Leila. Kami sembra rassomigliare per lo più ad una piccola Mowgli, sviluppa sin da subito un fortissimo istinto, la ferocia della natura in qualche modo la forgia, il contesto non umano in cui è obbligata a vivere né tempra la solidità. Ha un linguaggio del corpo particolarmente spiccato, si avvia nel breve ad acquisire quelle qualità che per i frequentatori di una delle principali piattaforme di gioco sembra rassomigliare alla splendida Lara Croft.

Kami doma la paura, Kami doma i suoi istinti, Kami è l'unica che sa cavalcare la bellezza, l'ira e la maestosità di un animale mitologico come il drago.

Luk e Key, invece, appartengo a due contesti estremamente diversi; Luk è costretto sin da subito a vivere quelle preoccupazioni che mal si adattano ad un ragazzo come lui, che dovrebbe solo vivere spensierato - un privilegio che non gli è concesso - abituato a prendersi cura dei propri familiari si arrabatta nell'attesa di una scelta diversa: l'Accademia (unico luogo abitato della Dorsale ed adibito ai controlli tra il nord ed il sud).

Key, dal canto suo, è un ragazzo molto riflessivo e dotato di un’intelligenza emotiva che farebbe impallidire un’intera classe politica di adulti, ed è proprio questa sua capacità che lo porterà a rischiare la sua libertà.

Potremmo definire questo libro un vero e proprio "Fantasy moderno", dove si avvicendano draghi, armi e oggetti frutto di una tecnologia più avanzata; molto bella in questa sede la risposta dell'autrice Maria Gaia Belli, intervistata sul punto, che ha specificato quanto la definizione di genere non fosse poi così importante e richiamando l'attenzione, invece, sull'uso del fantastico come portale attraverso cui far fluire la narrazione.

Verosimilmente una distopia del fantastico, un modo per far masticare alla gente una realtà attuale forse non ancora digerita.

Il fantastico quindi, nella formazione dell'autrice, svolge il ruolo di vero strumento di narrazione, utile per dar vita alle sue creature. Non tutti sanno che questo campo porta con sé vere e proprie regole di tecnica, una vera e propria ingegneria del pensiero, meccanica utopistica, dove il tempo dell'immaginazione gioca un ruolo cruciale.

Forse una particolarità che potrebbe interessare ai nostri lettori è che il progetto di base dell'autrice non prevedeva una trilogia ma, grazie all'aiuto degli editori di effequ edizioni, l’autrice è stata guidata da mano sapiente verso una rimodulazione del percorso.

In ultimo, è necessario porre il focus sul senso del titolo "L'anno del ferro". Tale, è volto quasi a simboleggiare gli “inizi”, di quelli che contraddistinguono una nuova forma, una nuova lega, quel colpire incessantemente un materiale non ancora costituitosi ma rovente, focoso e malleabile al tempo stesso, una nuova nascita attraverso il sacro fuoco della lettura.

Nel novembre 2022 è programmata l'uscita del secondo volume della trilogia, un libro che si prospetta molto atteso per via della curiosità di voler scoprire come procederanno le vite di Kami, Luk e Key, oltre che di Leila.

Non resta che aspettare!

 
 

Maria Gaia Belli: Laureata in Italianistica a Bologna, in Scienze Linguistiche e culture europee, redattrice e docente di laboratori per bambini e ragazzi, i suoi racconti sono apparsi su Inutile, Nazione Indiana e le parole e le cose.
Nel 2016 ha conseguito il Premio Raduga nella sezione narrativa Italiana.

Casa editrice: effequ: pubblica libri che non c’erano. Ha sede a Firenze, ma #alzailvolo e arriva ovunque.

 
 

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