I dischi del mese di febbraio 2022

Le uscite discografiche di febbraio 2022 consigliate dalla webzine di Radio Sherwood

3 Marzo 2022

Febbraio, il mese piu corto ma ricco di nuove uscite discografiche. Di seguito, gli album che la webzine di Radio Sherwood ha ascoltato di più nel mese passato.

Alt-J - The Dream (Infectious Music, 11 febbraio 2022, Alternative rock). Tornano dopo cinque anni dal rilascio del loro ultimo lavoro Relaxer, gli Alt-J con l’album The Dream. La band inglese con la sua impronta elettronica, rock e funk ha una formula sempre efficace e mai deludente, capace di ricreare quella sensazione d’intimità e al tempo stesso di euforia, tipica del gruppo. La voce di Joe Newman che funge da connettore con gli altri capitoli degli Alt-J e quella di Gus Unger-Hamilton si fondono, riuscendoci a trasportare in un’altra dimensione, mescolando tecnica ed emozione. The Dream tratta di varie tematiche, iniziando con Bane, canzone allegra che parla con sarcasmo della Coca-cola, passando a U&ME che ci riporta ad una euforica storia d’amore, trasformatasi in un viaggio che lascia spazio alle droghe, passando per Hard Drive Gold un brano che inneggia in maniera ironica “al fare soldi”, mentre con Losing my mind si parla di omicidi. La band ha già annunciato le date per un tour che li vedrà in giro per il mondo.

Beach House - Once Twice Melody (Bella Union, 18 febbraio 2022, pop - dream) il disco o ,potremmo dire, i dischi, prodotti per la prima volta dalla band, sono stati mixati quasi esclusivamente da Alan Moulder, e vengono pubblicati dopo ormai quattro anni dall’album che li ha consacrati ‘al grande pubblico’: 7. I 18 brani sono presentati in 4 diversi capitoli con lyric video animati per ogni canzone. Il lavoro segue rimandi shoegaze dai rimandi dream pop nineties. Un’atmosfera mirabolante: una colonna sonora degna per Stranger Things tra sbrilluccichii elettronici ed organetti sintetici.

Dissidente - The War On Two Fronts (Bad Time Records, 11 Febbraio 2022, skacore punk). Album di debutto della band americana che combina ska, hardcore e punk, in un interessante e poliedrico mix di sonorità alla NOFX, Propagandhi e Leftöver Crack, dando tra l'altro una certa attenzione anche alle sezioni soliste (gli assoli di Corvid e A Nation Of Wolves non si sentono molto spesso nel genere). Il tutto condito da quel punk politico che ci piace molto, a partire da Labor Day, che ci porta a parlare di disoccupazione e reddito universale, alla più che radicale Black Bloc, per arrivare alle tematiche pro-choice di Reproductive Reichs. La corsa termina con la sorprendente 10/27/18, lungo pezzo recitato dedicato all'attentato razzista accaduto alla sinagoga di Pittsburgh, città natale del gruppo.

Eddie Vedder - Earthling (Island Record, 11 febbraio 2022 - rock) un tentativo solista di Eddie ben riuscito dopo 11 anni dal suo Ukulele Songs. 57 anni, leader dei Pearl Jam dal timbro inconfondibile, ha confezionato un album che ben si fa ascoltare, che da altopiani pop-rock più radiofonici, trascina verso discese hard con riff catchy e sound graffiato. Un disco classic-rock rassicurante, da ascoltare già solo per lo stuolo di musicisti vip che hanno partecipato nella sua composizione (Ringo Star, Elton John, Stevie Wonder).


Giulio Cantore - Di casa e altre avventure (Bajun Records, 22 febbraio 2022 - cantautorato), primo italiano nella nostra top ten: ironico, frizzante ma dalla manualità maestrale nel dipingere immagini vivide. 8 tracce impregnate di Romagna, che parla di una quotidiana tutta italiana in cui riconoscersi e rivestirsi di malinconia o, forse, nostalgia.

Hate&Merda - Ovunque Distruggi (Dio Drone, Toten Schwan Records, Breathe Plastic Record, 14 febbraio 2022, hardcore punk, black metal, darkgaze). Nuovo disco per la band fiorentina, in concomitanza con San Valentino: una rilettura dell'Ovunque Proteggi di Vinicio Capossela, che da preghiera d’amore diventa desiderio di annichilimento globale, nel crescendo nichilistico che in Zoster ci porta a invocare una peste o un terremoto che cancelli l’umanità, una maledizione verso tutto e tutti, finanche a Dio stesso, in una chiusura al limite della blasfemia.

Sleepwulf - Sunbeam Curl (Heavy Psych Sound, 18 Febbraio 2022, stoner rock). Il secondo LP degli svedesi è un dichiarato mix di Black Sabbath e Jethro Tull, dei quali riprendono fuzz, gusto per l'esoterismo (che l'opener Satan Is King sia sufficiente come dichiarazione d'intenti?) e psichedelia. Con che stato d'animo affrontare questo ascolto? Ovviamente, alterato, come ci suggeriscono nell'ipnotica Toad Licker Mushroom Picker.

The Mills - Useless (Dischi Soviet Studio, 22 Febbraio 2022, indie rock). Vede finalmente la luce il secondo album della band vicentina, prodotto a settembre 2020 e anticipato dai singoli A Liar In The Sun e Useless, che abbiamo avuto modo di ascoltare anche allo Sherwood Festival 2021. Il sound inglese rimane il carattere predominante della band, dai ritornelli cantabili beatlesiani fino al gusto brit-pop di All Of My Limits, senza tuttavia dimenticare la sterzata post-grunge di How About You. Il tutto impreziosito dall'incredibile accento british del frontman Morris, che, richiedendo l'aiuto di Céline, Sartre e Eliot, con queste dieci canzoni cerca di dare ordine a questi anni confusi, alla perenne ricerca di un senso o un'utilità delle cose (da cui il titolo del disco).

Voïvod - Synchro Anarchy (Century Media, 11 Febbraio 2022, progressive thrash metal). Chi ha detto che il thrash metal è tutto birra, ignoranza e smanicato di jeans non ha mai ascoltato i Voïvod, storica band canadese che fa della sperimentazione la propria bandiera sin dagli anni '80. Richiami tecnologici, accordi dissonanti ed esuberanza artistica al limite del nerd cervellotico, che ci portano in scenari futuristici, senza tralasciare, come il thrash ci ha sempre abituato, a tematiche socio-politiche, qui mescolate ad altre fantascientifiche (Planet Eaters, Synchro Anarchy).

 
 
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