Sherwood Festival 2022: Day 23

Frah Quintale - #Sherwood22 - Live Report

8 Luglio 2022

Il summer tour 2022 di Frah Quintale si è aperto proprio a Sherwood con un opening act carico di adrenalina. Lo gnaro bresciano ha nuovamente sfoderato un modus operandi pulito e rapido per i suoi live: entro, spacco, esco. Nulla per cui sorprendersi, lo stesso Quintale in 64Bars (2018) ci ricorda che: «Se fuori fanno la fila è perché lo faccio bene» e il 7 luglio la fila fuori dai cancelli si è creata.

A infondere la giusta leggerezza in apertura è stato Tatum Rush, artista glamour dallo stile impeccabile che, grazie alle sue sonorità catchy da dancefloor retròe ai testi irriverenti, è riuscito a far divertire la folla e a settare il giusto livello di BPM per la notte. Da Mini Girls del 2018 fino al suo ultimo singolo Sparring Partners del 2022, Tatum Rush, accompagnato da chitarra, percussioni e console, è riuscito nel suo intento: «creare musica atmosferica, il tipo di musica che si vuole sentire quando si arriva a una festa». Un inizio di serata chic e moderno che ha iniettato nella folla il buon umore e la voglia di ballare. 

I cuori sono ormai caldi, gli schermi dei telefoni visti dalla collinetta di Sherwood creano un manto luminoso quasi romantico, questa è hype. Tutto tace, l’unico suono è quello dei bassi che spingono come a segnare il ticchettio dei secondi che passano prima dell’arrivo di Frah Quintale. L’attesa viene però ripagata, un gioco di luci bianche accecante sembra voler mozzare il fiato della folla che può tornare a respirare solo grazie al primo brano in scaletta: 8 miliardi.

«Tu mi parli. Io ti guardo, come se fossi su un altro pianeta. Siamo così diversi. Così distanti, che non so più nemmeno chi ho davanti»

Un brano iconico, con più di 5 milioni di views su YouTube. Tratto dal suo primo album pubblicato nel novembre del 2017, Regardez moi, ossia guardami. 8 miliardi è un inno d’ amore che la folla restituisce al destinatario cantando ogni singola parola.

Nella prima parte del concerto Frah Quintale, dopo la hit Sì può darsi, sfodera alcune delle sue migliori tracce tratte dall’album Banzai (lato blu) del 2020. Si susseguono una dopo l’altra Lambada, Buio di Giorni, Contento, pezzi che fanno incontrare in un cocktail letale l’Hip-Hop/Rap all’R&B/soul. Per rubare le parole al rapper italiano la folla a Sherwood è contenta, ha tutto quello che ha chiesto perché il paradiso è già questo.

A concludere questa prima fase di show è una nota pop-romantica, quella di Nuova Fissa.

Quattro settimane fa Frah Quintale ha pubblicato Storia Breve, un EP da 4 tracce dalle vibes estive: Quando Finisce, Nuova Fissa, Love Ya, Pelle. Uno storytelling su un amore di coppia che si svolge in quattro passaggi: l’incontro, l’amore, il litigio e l’addio.

Tutto ben fatto, tutto ricco di autotune. Lo stesso Frah Quintale lo sottolinea «Lo so, lo so! Ho esagerato con l’autotune. Mi piace giocare! Forse è ora di fare qualche pezzo per gli amanti della vecchia guardia…»

E con queste parole Frah trascina il pubblico verso la seconda parte del concerto, che non è altro che un percorso a ritroso nella sua carriera musicale. Le prime note di Missili, brano campione di incassi del 2018 in featuring con Giorgio Poi, iniziano questo viaggio che continua grazie ad un alternarsi di tracce tratte dal suo primo album in studio Regardez moi e dalla raccolta Lungolinea del giugno del 2018.

L’atmosfera si scalda ulteriormente con le 64 Bars di Frah Quintale prodotte da Bassi Maestro. Nel 2018 il cantautore bresciano ha infatti partecipato alla terza sessione italiana, del format americano di David Dallas Red Bull 64 Bars. Sopra un beat boom-bap il rapper sguinzaglia tutto il suo flow: «La mia esperienza sulle spalle pesa tipo un Eastpak. Sono la prova di chi sogna, si sveglia, realizza. Passare da vivere in studio a camera con vista. E non sono i tuoi quindici secondi di gloria su Insta. E questi non sanno se è rap o è indie. Chiudo barre da quando eravamo solo dei bimbi»

In questo live digitalizzato da videofonini e autotune serotonina, dopamina, ossitocina regnano. Non si è propriamente al cospetto del tradizionale sesso, droga & rock’n’roll ma con una folla di Millenials e Gen Z i nuovi analgesici per il presente sembrano essere: sentimenti, sigarette & indie. 

Verso la fine del concerto il battito cardiaco sembra voler alzare bandiera bianca, c’è bisogno di una tregua. Dopo un climax di adrenalina così forte c’è bisogno di rallentare ed è il momento perfetto per un po’ di tristezza e romanticismo. Senza neanche lasciare il tempo al pubblico di processare cosa stesse succedendo, Frah Quintale stravolge il mood e decide di bombardare il pubblico di Sherwood con 3 delle sue hit più famose. Si susseguono cantate a perdifiato: Farmacia, Crateri, Nei treni la notte. Il momento è magico: urla, schermi al cielo, baci sotto al palco. Sarebbe la conclusione perfetta per una notte perfetta, ma lo show non è ancora finito. C’è un ultimo brano. Ah sì? Si ah.

«Passa da me che fumiamo un po'. Passa da me che parliamo un po' e beviamo un po' e poi non lo so. Puoi anche fermarti qui a cena se ti va, ho casa libera, stasera ci mettiamo su un film.

E poi passiamo la serata così, ah».

E così, dopo un rollercoaster di emozioni lo gnaro bresciano classe ‘89 lascia il main stage salutando il suo pubblico con un semplice «Ciao!» che sancisce la conclusione della prima tappa del summer tour di Frah Quintale, qui a Sherwood.

 
 

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