Tra le onde del mare: dieci fumetti da non perdere!

5 Novembre 2022

Una selezione di fumetti usciti in Italia negli ultimi dieci anni, che hanno come tema il mare. Non possono mancare le trasposizioni fumettistiche delle grandi opere letterarie dei grandi romanzieri ottocenteschi: Moby Dick, L’isola del Tesoro, Il lupo dei mari, 20.000 leghe sotto i mari. E poi ancora Paco Roca, Craigh Tompson e l’intramontabile Corto Maltese di Pratt. In ultimo, un’opera di graphic journalism da non perdere, sulle operazioni di salvataggio nel Mar Mediterraneo della SOS Mediterranee condotte nel 2018 dal titolo Salvezza.

Una ballata del mare salato (Hugo Pratt, Rizzoli Lizard, 2009, 255 pp.)

Una ballata del mare salato è il primo episodio, il più celebre e tra i più belli della serie disegnata dal disegnatore Hugo Pratt con protagonista Corto Maltese. Si tratta di un marinaio anti – eroe che alla bisogna è pronto a scagliare dei fendenti ed è armato soprattutto di battute a volte ironiche, a volte introspettive, o persino filosofiche. E questa è una storia si svolge tra i mari del sud che lambisce le isole del pacifico. I personaggi della Ballata, mai prevedibili, contradditori, sono calati nello scontro tra le potenze europee della prima guerra mondiale tra loro fino ai confini del mondo, uno scontro violento in cui Corto Maltese presentatosi come pirata non rinuncia a stare dalla parte della giustizia. Ecco, proprio la contestualizzazione storico - culturale di Pratt non è mai solo descrittiva, ma crea atmosfere, suoni ed odori dove l’animo di Corto Maltese si staglia libero: come nella Ballata, tra la sognante adolescenza di Pandora e Caine e i gusci di noce Maori che fanno da navi, spinti dal vento e cullati dal mare...   

Un oceano d’amore (Wilfrid Lupano, Gregory Parnaccione; Renoir Comics, 2015, 224 pp.)

L’opera dei francesi Lupano e Parnaccione è spiritosa ed intelligente, romantica ed ironica a partire dalla copertina che imita, nella prima e nella quarta di copertina, una scatola di sardine, oggetto che avrà un ruolo importante nello svolgimento dei fatti del fumetto. Si tratta di un silent comic, quindi non ci sono dialoghi e nuvolette, cosa che ha la qualità di stimolare molto la creatività del lettore. La storia è quella di una coppia di innamorati avanti con l’età, che vedono sconvolta la loro routine quando lui si perde per l’oceano dopo essere andato come di consueto a pescare con la sua piccola barca, mentre sua moglie non si arrende all’idea di averlo perso, ma farà di tutto per recuperarlo viaggiando per il mare. Tra le mille peripezie che accadono ai due protagonisti, vengono toccati anche alcuni questioni legate proprio al mondo del mare, come ad esempio nel caso di lui che si imbatte in petroliere inquinanti che non hanno rispetto per l’ambiente, o che finisce in enormi fette di oceano invase da rifiuti di plastica.

Uomini in mare. Otto racconti liberamente adattati (Riff Reb’s, KeinerFlug, 2016, 120 pp.)

Uomini in mare dà proprio l’impressione di non essere un fumettino come un altro, ma un’opera ricercata. Ci sono la bellezza di otto storie scritte da importanti narratori soprattutto del milleottocento, trasposte nella forma di fumetto, otto storie che hanno come tema il mare (il viaggio, l’avventura o la disavventura, storie di marinai e mostri marini). Tra queste spiccano: “Una discesa nel Maelstrom” di Edgar Allan Poe, “Il Naufragio” di Robert Louis Stevenson, “I tre doganieri” di Marchel Schwob, “Un sorriso” di Joseph Conrad. Inoltre, tra un fumetto e l’altro, ci sono due pagine composte da uno stralcio di un’opera letteraria, che ha per tema ovviamente il mare (tratti da opere scritte, tra gli altri, da Omero, Hugo, Verne, London) ed un disegno dell’autore dell’intera opera Riff Reb’s. Le storie sono perlopiù basate su temi del mistero e della perdizione nella propria dimensione umana nei viaggi delle immensità marine.

L’Isola del tesoro (Roberto Recchioni, Michele Monteleoni, Oscar; Star Comics, 2016, 111 pp.)

L’Isola del Tesoro fa parte di una collana diretta dall’autore ed editore Roberto Recchioni dal titolo “I maestri dell’Avventura”, composta da trasposizioni in forma di fumetto di alcuni classici della letteratura. Non era mica tanto semplice mettere in strisce il celebre romanzo di Stevenson, romanzo d’avventura ante litteram. Non c’è del tutta l’intensità del master pièce, ma si rimane incollati fino all’ultimo alla fine del racconto; si respira aria d’avventura e tutte le scene principali del libro sono ben evocate. Il giovane protagonista Jim Hawkins cresce quando si accorge della contraddittorietà della natura umana, del bene ed il male presenti nella figura del pirata Long Jhon Silver, e questo aspetto fondamentale del romanzo emerge anche nella sceneggiatura di Monteleone e nei disegni particolari, mobili e ben delineati del disegnatore Oscar.

Il lupo dei mari (Riff Reb’s, Kleiner Flug, 2013, 136 pp.)

Il lupo dei mari dell’autore fumettista francese Riff Reb’s tratto da un romanzo di Jack London, ripropone quello che si può definire un vero e proprio “topos” dei romanzi di mare: un protagonista “buono” si ritrova senza preavviso su una nave guidata da un capitano carico di personalità e pieno di contraddizioni, da cui è affascinato. Il mare diventa un luogo fuori dalla civiltà dove il personaggio principale, attraverso la figura carismatica di un capitano che con i suoi modi è antitetico alla morale comune, non fa altro che un viaggio dentro se stesso per poi rimanerne cambiato alla fine. Così accade a Jim Hawkins con il pirata Long Jhon Silver, come il marinaio narrato da Ismaele ed il capitano Achab, come Pierre Arronax ed il capitano Nemo. Il lupo dei mari racconta della vicenda di un giovane gentiluomo che finisce accidentalmente sulla nave chiamata Fantasma guidata da Lupo Larsen, irrequieto e turbolento capitano, violento ed allo stesso tempo colto, in grado di affermare: “Lei ha osservato che come la sua bella civiltà dà importanza ai più forti, ai più ricchi, e offra la gloria a chi schiaccia l’altro?”.

Moby Dick (Olivier Jouvray, Pierre Alary; Kleiner Flug, 2015, 124 pp.)

Ad un anno dalla pubblicazione de “Il lupo dei mari” di Riff Reb’s, si ripete una formula con elementi uguali, ed ugualmente vincente: ancora la casa editrice Kleiner Flug, ancora due autori francesi come Olivier Jouvray (sceneggiatore) e Pierre Alary (disegnatore), ancora un classico della letteratura, niente poco di meno che Moby Dick. A proposito delle tante trasposizioni in forma di fumetto di questo classico della letteratura, c’è da menzionare il Moby Dick di Battaglia (Lo Scarabeo, 2021, 82 pp.). Per quanto riguarda il Moby Dick di Jouvray e Alary, si tratta di un fumetto con i disegni cartooneschi di Alary (non a caso Alary ha lavorato per la Disney francese), ma questo non vuol dire che ci sia nulla di lezioso o prevedibile. I colori delle tavole ravvivano le emozioni, dato che sono freddi oppure caldi a seconda delle situazioni che accompagnano una story – line con un bel ritmo. Quello di Jouvray e Alary è più che altro “Un Moby Dick”, che racconta di un’avventura di mare in cui il protagonista Ismaele, imbarcatosi sulla nave Pequod, stringe un forte legame di amicizia con l’indigeno fiociniere Queequeg ed accetta la missione del capitano Achab di scovare e catturare la balena bianca: un Achab forse più iracondo ed accesso che in preda ad una rabbia esistenziale come si può evincere dalle varie interpretazioni del classico, ma va bene così.

20.000 leghe sotto i mari (Roberto Recchioni, Uzzeo Mauro, Francesco Franchini, Valerio Befani; Star Comics, 2016, 111 pp.)

20.000 leghe sotto i mari è un’altra opera che fa parte della colonna “I maestri dell’avventura”, edita da Star Comics e curata da Roberto Recchioni, basata sul classico dell’avventura ottocentesco di Jules Verne. Il capitano Nemo non è solo un avventuriero assetato asetticamente della conoscenza, ma cerca di dare sostegno con i suoi viaggi intorno al mondo ai popoli sfruttati dall’imperialismo occidentale a bordo del suo Nautilus: e forse l’epilogo della storia mostra il lato non vittorioso, sconfitto, di quella tecnologia tanto celebrata dal positivismo ottocentesco in cui Verne e’ storicamente inserito. Un fumetto coinvolgente e ben disegnato che inizia con la fenomenale notizia dell’esistenza di un Kraken, un calamaro gigante; il protagonista Pierre Arronax decide di imbarcarsi alla ricerca del mostro marino sul Nautilus guidato dal carismatico capitano Nemo, mosso da una sete di conoscenza e filantropia che lo porterà ben oltre la ricerca del mostro marino, fino al suo tragico epilogo.

Il Faro (Paco Roca, Tunuè, 2017, 96 pp.)

“Come disse il capitano Nemo, il mare è il rifugio degli uomini liberi” – spiega Telmo, uno dei due protagonisti de Il Faro, al giovane Francisco. Ne Il Faro, ci sono elementi già visti in alcune delle opere del grande fumettista catalano: c’è la guerra civile da cui il protagonista Francisco scappa, giovane soldato repubblicano che si rifugerà su un’isola a largo del mare su cui vive Telmo, un anziano guardiano di un faro. E c’è anche uno sguardo al mondo dell’anzianità di Rughe, con le sue illusioni e genuine speranze. Il mare appunto è presente non solo perché lambisce la piccola isola, ma perché il vecchio Telmo fa continui riferimenti a Moby Dick, Giona, l’Isola del Tesoro...una storia di mare in bianco e nero sfumato, ambientata ai tempi della guerra civile spagnola, malinconica, semplice e calda come il disegno di Paco Roca.

Addio, Chunky Rice (Craigh Thompson, Rizzoli Lizard, 2012, 175 pp.)

Ho amato tantissimo Habibi di Craigh Thompson, scritto nel 2011, ed approcciandomi ad Addio, Chunky Rice, pensavo forse che avrei letto una storiella, un qualcosa di troppo leggero in generale rispetto all’altro grande lavoro da cui ero stato colpito. Ed invece ho scoperto una favola per tutte le età. Una storia sensibile di cui è protagonista una piccola tartaruga dagli occhioni grandi, Chunky, e dalla sua amica topolina Dandel. Chunky si deve separare da Dandel per affrontare un viaggio in mare: quello che li separa è appunto un addio. Intorno a lui nel viaggio, una serie di personaggi bizzarri, a volte crudeli, di sicuro divertentissimi. La bravura di Thompson, anche questa volta, in quello che è il suo primo comic, è nel far coesistere le contraddizioni delle grosse amarezze e delle profonde sensazioni, senza essere mai troppo retorico, pizzicando in maniera soffusa ma ficcante certe corde emozionali. Il mare è tanto in questa storia: invade le due pagine della copertina del fumetto ed è attraversato da tutto il viaggio della tartarughina Chunky.

Salvezza (Marco Rizzo, Leilo Bonaccorso; Feltrinelli, 2018, 128 pp.)

Salvezza è un’opera di graphic journalism, o graphic reportage, dello scrittore e giornalista Marco Rizzo e del disegnatore Lelio Bonaccorso. I due sono stati a bordo della nave Acquarius dell’organizzazione SOS Mediterranee nelle operazioni di ricerca e soccorso nel mar mediterraneo mare a largo delle coste italiane della Sicilia, operazioni che li ha visti coinvolti in prima persona nelle azioni di salvataggio. Un lavoro importante, che riesce a dare una risposta documentata alle tante illazioni che si formulano sulle navi delle ONG che salvano migranti nel Mediterraneo. I personaggi a bordo della nave sono esperti specializzati ognuno con competenze specifiche e pronti ad espletare in mare operazioni di salvataggio di migranti, che, dopo aver superato le violenze dei campi di detenzione presenti in Libia, si trovano sperduti nel mare su un gommone. Sono riportati i dati in dettaglio dei flussi di migranti, con il numero dei morti in mare che negli ultimi anni ammonta a decine di migliaia di unità. Ci sono i sorrisi e le speranze di chi viene salvato, la voglia di raccontare la propria storia, i sorrisi e gli abbracci, ma ci sono anche storie che non finiscono a lieto fine di chi non è riuscito a rimanere vivo fino al momento della salvezza dopo l’odissea per l’Africa.

 
 

Rizzoli Lizard

Renoir Comics

Kleiner Flug

Star Comics

Tunuè

Feltrinelli

 
 
loading... loading...