Dischi del momento - marzo 2023

I migliori dischi usciti nell'ultimo mese selezionati dalla redazione della Sherwood Webzine

27 Marzo 2023

Nuovo appuntamento con il format sui Dischi del momento, curato dalla redazione della Sherwood Webzine. Giovedì 23 marzo, nella cornice di OPS - Officina Pontecorvo Sherwood, abbiamo ascoltato alcuni estratti dalle uscite dell'ultimo mese e parlato con i nostri ospiti, la band hardcore punk milanese Secoli Morti, in collegamento video.

Molte le nuove uscite delle ultime settimane, che andremo a presentare di seguito.

Shores of Null - The Loss Of Beauty (24 marzo, Spikerot Records, melodic death metal/doom)

Gli Shores Of Null sono una band melodic death metal romana che quest'anno arriva a compiere ben dieci anni di attività, ricorrenza festeggiata con l'uscita del nuovo, quarto disco, The Loss Of Beauty,  che segue di tre anni il precedente Beyond The Shores (On Death And Dying), a suo modo disco sperimentale e coraggioso, essendo costituito da un'unica traccia di 38 minuti.

Con questo The Loss of Beauty la band torna ad una struttura più tradizionale: tredici canzoni che, a detta della band, celebrano la bellezza insita nell'imperfezione e sono un invito a ricercare la bellezza nelle piccole cose, in particolare quelle inattese ed effimere. Il singolo di lancio My Darkest Years contiene tutti gli elementi che caratterizzano la nuova uscita: ottima alternanza di voce growl e pulita, riff di chitarra che richiamano la scuola scandinava. Quando si parla di eccellenze nel metal nostrano non si può non inserire nell'elenco i romani Shores Of Null.

Downfall Of Gaia - Silhouettes Of Disgust (17 marzo, Metal Blade Records, post-black metal/ambient)

Sesto disco di inediti per la band tedesca Downfall of Gaia, che conferma le sonorità intraprese a partire dal disco Aeon Unveils the Thrones of Decay del 2014: nelle otto canzoni che compongono questo nuovo Silhouettes Of Disgust, a classiche sezioni black metal si alternano altre ambient, con pochissimi accordi di chitarra appena suonati e un uso esteso del e-bow, un dispositivo che permette (in breve) di mimare il suono di un violino con la chitarra, permettendo una continua vibrazione della corda e producendo così lunghe note sospese.

Punto di interesse e novità rispetto ai due dischi precedenti è il recupero delle sonorità crust punk degli esordi, percepibili in alcune sezioni, come in Bodies As Driftwood o nella traccia di apertura Existence Of Awe, dove un passaggio di batteria di chiara ispirazione hardcore va a separare le due sezioni più orientate al black metal.


Sick Tamburo - Per Sempre Con Me (08 marzo, singolo, La Tempesta Dischi, indie rock) 

Dall’ultimo disco di inediti dei Sick Tamburo (Paura E L’Amore) ce ne sono stati di pessimi avvenimenti, sia all’interno del gruppo che più in generale nel Mondo: il Covid,  ovviamente, e la scomparsa di Elisabetta Imelio, nel 2020. In mezzo, ad esorcizzare questa catena di eventi che avrebbe distrutto più di una band, Back To The Roots, una compilation di vecchi brani rivisitati in chiave punk melodica.

L’otto marzo 2023, infine, il primo inedito da quattro anni, Per Sempre Con Me, che vede la collaborazione di Roberta Sammarelli dei Verdena ed una copertina disegnata dal fumettista Baronciani, già al lavoro tra l’altro con i Tre Allegri Ragazzi Morti. La canzone anticipa il nuovo album, in uscita in primavera, e parla dell’aiuto dato ad una ragazza entrata in un periodo buio e apparentemente senza via d’uscita. Musicalmente, si percepisce appieno lo stile di Gianmaria Accusani, a metà tra il punk melodico e la new wave, con mille tracce di chitarra registrate assieme a formare una fitta trama di suoni.

Stoned Jesus - Father Light (03 marzo, Season Of Mist, stoner metal) 

Gli ucraini Stoned Jesus sono un nome molto conosciuto nell’ambito dello stoner/psych rock, in particolare dal loro secondo album, Seven Thunder Road, del 2012, che comprende quella che probabilmente è la loro traccia più famosa, la mastodontica (16 minuti di durata) I’m The Mountain.

Quest’anno arrivano alla pubblicazione di Father Light, il loro quinto disco ma soprattutto il primo dall'invasione russa del loro Paese. Impossibile, quindi, non mettere in relazione queste cinque canzoni con i fatti dell'ultimo anno, soprattutto quando si parla di canzoni come Thoughts And Prayers. La più significativa, forse perché la più in linea con la produzione della band, è la sabbathiana Season Of The Witch, che come al solito è la fusione di almeno tre-quattro canzoni diverse, in un profluvio di cambi di tempo, di riff e di arpeggi.


Secoli Morti - Sanguina (20 marzo, singolo, Professional Punkers, hardcore punk)

Li avevamo sentiti l'ultima volta al Venezia Hardcore Fest, dove avevano aperto la giornata di domenica con un  concerto che ricordiamo con affetto come uno dei più assordanti. Sono i milanesi Secoli Morti, che con il singolo di lancio, Sanguina, annunciano l'uscita del nuovo disco che porta lo stesso nome, previsto per il 7 aprile. Un botta breve (meno di due minuti) e violenta, che in alcune parti di chitarra ricorda i Nofx, e che non disdegna tuttavia una certa dose di melodia.


Shame - Food For Worms (24 febbraio, Dead Oceans, post-punk)

A due anni di distanza dal precedente Drunk Tank Pink, secondo acclamato disco del gruppo, il quintetto di South London sforna un nuovo album che conferma l’ottima sinergia creativa della band. Pubblicato dall’etichetta Dead Oceans, Food For Worms è un disco molto più immediato rispetto al suo predecessore, rendendo l’intero prodotto più accessibile.

Questa fresca immediatezza si mescola a chitarre distorte come anche acustiche, ballate melodiche che si fondono a backing vocals sempre azzeccati, il tutto collegato dal fil rouge dell'amicizia, tema principale del nuovo album degli Shame.

Adderall è il terzo singolo estratto dal disco, ed il suo titolo riprende il nome del famoso psicofarmaco. Il frontman Charlie Steen ha detto al riguardo: «Adderall è l'osservazione di una persona che fa affidamento sui farmaci da prescrizione» che cambiano il suo comportamento, il suo stato mentale,  e su come ciò influisca su coloro che la circondano. «A volte il tuo aiuto e il tuo amore non possono curare chi ti circonda ma, per quanto causi esasperazione, non smetterai mai di provare ad aiutare». In questo singolo troviamo anche il cameo nascosto della nota cantautrice statunitense Phoebe Bridgers, compagna di etichetta della band.


Fontaines D.C. - 'Cello Song (01 marzo, singolo-cover, Chrysalis Records, post-punk)

La band irlandese, fresca della vittoria ai Brit Award come Best International Group of the Year, pubblica la loro cover del brano 'Cello Song di Nick Drake, cover che corrisponde al primo singolo estratto da The Endless Coloured Ways – The Songs Of Nick Drake, compilation di reinterpretazioni di brani di Nick Drake in uscita il 7 luglio per Chrysalis Records. Il progetto nasce da un'idea di Cally Callomon, manager della Nick Drake Estate, e Jeremy Lascelles, co-fondatore di Blue Raincoat Music e CEO di Chrysalis Records, e raccoglie nomi del calibro di Feist, Liz Phair, Let’s Eat Grandma, Philip Selway dei Radiohead, Ben Harper e altri ancora.

Il nostro acclamato gruppo di Dublino si è dimostrato subito entusiasta di realizzare una cover di Nick Drake, punto cardine fra le loro influenze, consegnando una magnifica rivisitazione piena di chitarre distorte, riverberi dissonanti ed atmosfere noise, che comunque non perde l'anima folk del brano originale ma ne aggiunge una certa inquietudine e cupezza, quest'ultime perfettamente rappresentate nel bel videoclip del singolo realizzato dal fotografo Bill Jackson.


Slowthai - UGLY (U Gotta Love Yourself) (03 Marzo, Method Records/Interscope, alternative rap)

Si dice che Slowthai stia ridefinendo il punk inglese, non solo con il suo genere musicale ma come stile di vita, come approccio alla scena musicale. La grime, l’hip-hop britannico, sono gli scenari da cui prende forma la musica di questo rapper, che lui trasforma in uno stile unico, fortemente contraddistinto e venato di influenze indie-rock, elettronica e post-punk. Con UGLY, il terzo studio album dell’artista, si è ormai consolidato il suo stile e Slowthai si presenta ad un pubblico mondiale con undici tracce di intensità, irrequietezza, ossessività ma anche felicità. Sembra proprio di entrare nella testa iperattiva di Slowthai e accompagnarlo nell’arduo processo di imparare ad amarsi, come da titolo «U Gotta Love Yourself».


Depeche Mode - Memento Mori (24 marzo, Columbia/Sony, electro-pop)

Quindici dischi in cascina e più di quarant’anni di carriera, eppure Martin Gore e Dave Gahan hanno ancora energia e voglia di bel groove, nonostante abbiano passato i sessanta. Memento Mori sarà un disco significativo, è il primo ad essere pubblicato dopo la scomparsa del fondatore Andrew Fletcher.

Il singolo Ghosts Again testimonia l’innata capacità di comporre easy listening, mentre in My Cosmos Is Mine emerge la volontà di restare ancora al passo con la modernità della musica elettronica integrando il loro bagaglio di esperienze.

M83 - Fantasy (17 marzo, Mute, dream pop-shoegaze)

Anthony Gonzalez dopo il boom di Wait non ha sfondato ulteriormente, ma continua a sfornare nuova musica dreamgaze. Con Fantasy siamo al nono disco, parzialmente anticipato dall’EP Fantasy - Chapter one.

Nel video di Oceans Niagara, un pezzo pressoché strumentale carico di tastiere e loop, i chiaroscuri acidi ben si abbinano a suggestioni anni ‘80, tra Tron e film fantasy da trucco pesante.

Liturgy - 93696 (23 marzo, Thrill Jockey, trascendental black metal)

Sono in pochi al giorno d’oggi a potersi fregiare di aver costruito un sottogenere del metal. L’ha fatto Ravenna Hunt-Hendrix, quando 3 anni fa con H.A.Q.Q. ha portato il proprio pensiero teologico nel black metal rendendolo “trascendentale”, attraverso l’uso di musica classica, arpe,  idiofoni e glitcherie elettroniche. 93696 segna un ulteriore passo in questa direzione, incentrato sul ruolo del paradiso nel suo sistema di concetti.


Yves Tumor - Praise A Lord Who Chews But Which Does Not Consume; (Or Simply, Hot Between Worlds) (17 marzo, Warp Records, electro-rock)

Misterioso, inafferrabile, androgino e DIY: Yves Tumor aka Sean Bowie (ammesso che si chiami realmente così) rappresenta un’eccezione in un mondo consumato dalla ricerca spasmodica delle informazioni,, dove un artista per giunta appriscente può ancora permettersi di separare nettamente la vita pubblica da quella privata. Al suo quinto disco, Yves Tumor tende a raffinare leggermente la sua musica, alternando una sporchissima darkwave a qualche momento melodico.


Fever Ray - Radical Romantics (10 marzo, Rabid Record, synthpop)

I The Knife hanno lasciato il segno negli anni zero, abbinando sapientemente musica elettronica e performance fino al rivoluzionario tour metateatrale di Shaking the Habitual. Karin Dreijer aka Fever Ray continua a lavorare su questa scuola di pensiero, mantenendo bene o male gli stilemi elettronici che avevano caratterizzato gli ultimi dischi del duo.

In un disco che è incentrato sulla sua personale interpretazione dell’amore e dei sentimenti, Fever Ray interpreta di volta in volta i suoi personaggi in divertenti e bizzarri video: con Candy diventa un sex-symbol glam, nella risentita Even It Out interpreta una milf succinta e crudele che si vendica su tale Zacharias, reo di aver bullizzato suo figlio a scuola.

Anna B Savage - In | Flux (17 febbraio, City Slang, songwriter - indie pop)

Un talento come Anna B Savage difficilmente può lasciare indifferenti. La calda voce baritonale della cantautrice britannica ci accompagna in un viaggio intimista di dieci pezzi, dove basi su beat elettronici quasi trap ben si conciliano con strumenti acustici ed elegante uso di fiati, dal sassofono al clarinetto.

Già nella convincente apertura di The Ghost emerge il miglioramento rispetto al già gradevolissimo primo disco del 2021, A Common Turn. Le qualità di Anna B Savage potrebbero presto essere apprezzate anche nel mainstream.


Dry Cleaning - Swampy (01 marzo, 4AD, Post-Punk - Indie)

A pochi mesi dall'ultimo disco in studio (Stumpwork, acclamato secondo album uscito per 4AD Records lo scorso ottobre) i Dry Cleaning tornano a pubblicare nuovo materiale con l'EP Swampy, sempre per l'etichetta 4AD.

Il suddetto EP vede la presenza due brani inediti, Swampy e Sombre Two, e di due remix ad opera dagli artisti Charlotte Adigéry & Bolis Pupul e di Nourished By Time, oltre che una demo finale della canzone Peanuts.

A descrivere i due singoli inediti, sono stati lo stesso quartetto di South London, che dichiara: «Queste due canzoni sono state registrate durante le sessioni di Stumpwork. Hanno in comune un'atmosfera polverosa, desolata e spaziale. Alla vigilia di questa uscita siamo stati in tour nel sud-ovest degli Stati Uniti, dove queste canzoni si sentono a casa nel paesaggio arido e marziano del deserto dell'Arizona».


Ultranoia - Nudi + Crudi (03 marzo, autoproduzione, emocore)

Nudi + Crudi è il disco di debutto degli Ultranoia, band di Caserta che propone un punk melodico di chiara ispirazione emocore, a più tratti richiamante le sonorità di Gazebo Penguins o le "schitarrate" dei Fast Animals And Slow Kids di Alaska. Si veda, ad esempio, il tono disperato di alcuni refrain, dalla traccia di apertura, Ambulanza, al singolo di lancio Senza Fine.

A questo si aggiunga quella sempre costante nostalgia grunge anni '90 che percorre in vario modo le otto tracce che compongono questo ottimo debutto.


Sleaford Mods - UK Grim (10 marzo, Rough Trader Records, post punk/hip-hop). 

UK Grim è il nuovo caustico album del duo post-punk Sleaford Mods. Un disco che, in pieno stile punk, attacca tutto e tutti: dalla situazione post-pandemica e post-Brexit della Gran Bretagna nella title track, all'incompetenza della classe politica (Tory Kong), fino ai punk modaioli di DIwhy e So Trendy. Con uno stile minimalista, un cantato che a volte è semplice spoken word e un marcato accento british il duo ci regala un disco che è uno sfogo incazzato, sarcastico e  (auto)distruttivo, senza alcuna voglia di cercare soluzioni o speranza, un no future traslato ai giorni nostri: tutto può andare peggio e così farà, perchè «in Inghilterra nessuno può sentirti urlare».


Confine - Homo Inhabilis (17 marzo, Disimpegno Records, thrashcore). 

Tabacco metal punk dalle paludi all'estremo sud della provincia di Venezia: questa la biografia dei Confine, arrivati a marzo alla pubblicazione del loro nuovo disco, Homo Inhabilis. Sei brani per tredici minuti totali, in piena tradizione hardcore, conditi dalla necessaria dose di blasfemia (necessaria per provenienza geografica si intende) di Salve Regina, in cui non di solo tabacco si parla, e Hollywood Hardcore. Quest'ultima è, in particolare, il punto più alto del disco: una bordata thrashcore contro i modaioli del punk, le «band che più che band sembrano brand, tutte in fila, tutte uguali», main riff trascinante che sembra uscito da un disco dei Municipal Waste. Uno spettacolo da godersi al più presto nel pogo del locale più angusto della nostra provincia veneta!


 
 

 
 

    audio

loading... loading...