Calibro 35 + Mont Baud - Sherwood Festival 2023

Nella calda serata di sabato 8 Luglio i Mont Baud hanno aperto le danze della venticinquesima giornata di Sherwood Festival 2023, regalandoci una performance ricca di energia e sensualità, un mix fatale per l’intrattenimento di qualsiasi pubblico.

Avevamo già visto il gruppo vicentino nello scenario del CSO Pedro durante le serate di Sherwood Open Live, quando hanno aperto per gli Universal Sex Arena.

Stavolta il compito era scaldare i motori per l’arrivo dei Calibro 35, headliner della serata, compito non facile ma che è stato eseguito alla grande. Il trio scatena il pubblico con basi rave elettroniche, dove Verità pesta, quasi coreograficamente, la sua batteria elettronica e scandisce i tempi della drum machine, aiutato dal basso di Cantona (che giustamente porta la maglia numero 7 della leggenda del calcio inglese). Il vero protagonista però è Thyboud Monterisi, che, grazie al suo cantato profondo e alle sue rime taglienti, simile ad un mezzosangue dalla verve teatrale, corteggia il pubblico che lo segue in ogni sua richiesta.

Attraverso basi pompate a mille, vocalizzi orgasmici, critiche alla realtà di provincia veneta ed un’ottima presenza sul palco, il trio vicentino riesce decisamente scaldare la scena, lasciando in molti con la voglia di un bis.

Ma ecco che, pochi minuti dopo, il pubblico padovano ha finalmente potuto assaporare, il capolavoro "cinematografico" intitolato Sherwood Festival musicato dagli infallibili Calibro 35, sicuro campione d’incassi alle prossime uscite in sala.

Usiamo termini cinefili per introdurre questo concerto perché i Calibro 35 hanno fatto delle colonne sonore il loro pane quotidiano, sin dall’esordio omonimo, con le iconiche musiche dei polizieschi anni '70, fino all’ultimo album, Nouvelle Aventures, uscito questo 26 maggio, il tutto mescolato in una miscela di funk, progresssive rock e jazz alternativo.

La “sceneggiatura” ha voluto che stavolta lo scenario fosse il Main Stage di Sherwood Festival, dove il gruppo milanese è partito con atmosfere western miste hip-hop di Glory-Fake-Nation, per passare alla granitica Stainless Steel, una lega di metallo pesante fra riff alla Tom Morello ed aperture prog, mentre sugli schermi veniva proiettata la copertina del loro secondo album, un artwork che cita le locandine del maestro dell’orrore Mario Bava.

Più tardi è il turno di sfoderare il materiale della loro ultima fatica, con Extraordinaire, pezzo dal gusto sci-fi che infatti viene introdotto da alcuni dialoghi del vecchio cult L’uomo che visse nel futuro. Abbiamo anche il piacere di ascoltare Dinamometro, dove la chitarra ricca di saturazioni di Massimo Martellotta si combina perfettamente con le tastiere di Enrico Gabrielli, supportati dalla precisissima coppia ritmica di Fabio Rondanini e Roberto Dragonetti, rispettivamente batteria e basso. Al turno di CLBR 35, Enrico molla la presa dalle tastiere per impugnare un sax, cosa che accadrà svariate volte e anche con altri strumenti, come il flauto traverso in Space. Lo stesso Massimo non sdegnerà posare più volte la sua usurata Telecaster olimpic white per cimentarsi con dei synth dal sound chitarristico, grazie all’utilizzo di un pedale wah wah, come in Vendetta. L’aura del maestro Ennio Morricone sembrava aleggiare fra noi quando verso il finale quando le luci si sono spente e  sono partiti dei nuovi dialoghi, questa volta del poliziesco all’italiana super cult Il cinico, l’infame, il violento. Ed ecco che improvvisamente i Calibro 35 sono riapparsi con un passamontagna addosso e ci hanno invitato a salire sulla loro Alfa Romeo Giulia, per una rapina con inseguimento, sulle note della frenetica Trafelato. Concludono il concerto col il loro grande classico del primo album, Notte in Bovisa.

Il quartetto retro maniac milanese porta nei meandri della foresta di Sherwood una solida performance quasi totalmente strumentale, magari non facile da seguire per chiunque, ma che ha fatto sognare il pubblico presente, soprattutto film. Perché, citando gli stessi Calibro 35, «noi ci mettiamo la musica, il film ce lo mettete voi».