Venezia79 - "Athena", un thriller incendiario dichiara guerra all'ingiustizia

La città brucia e Romain Gavras reinterpreta la tragedia greca sullo sfondo di una banlieu.

3 Settembre 2022

La scena d'apertura è l'acme del grintoso thriller di Romain Gavras sul razzismo della polizia.

Un’opera che si propone come una tragédie contemporanea, ponendo lo spirito del tragico antico e classico a servizio di una visione provocatoria dei problemi del presente. L’epicità della storia viene data dai piani sequenza ma anche dalla musica, solenne e malinconica, dalla fotografia, straordinariamente immersiva, dai movimenti della macchina da presa, degni di un vero e proprio capolavoro del cinema. La sommossa di Athena ha i tratti della guerra civile più violenta, dura e devastante che si possa immaginare.

Il film racconta la storia di quattro fratelli di origine algerina che vivono nello stesso difficile quartiere residenziale di Athena. Idir è stato appena ucciso apparentemnte da un gruppo di poliziotti - o di ragazzi in uniforme da poliziotto - per aver osato rispondere, un'atrocità ripresa in un video virale. Abdel (Dali Benssalah) è un eroe decorato dell'esercito, Moktar (Ouassini Embarek) è un gangster che spaccia cocaina e Karim (Sami Slimane) è un ragazzo del posto che ribolle di rabbia per l'omicidio razzista del fratello, tutti e tre, ciascuno in maniera diversa, reagiscono all’accaduto.

Il nuovo dramma-thriller di Romain Gavras parla di razzismo, violenza e ingiustizia nelle banlieues parigine. È spettacolare e coinvolgente, con un'apertura sensazionale. Ma si impantana nel suo frastuono monotematico, in un ritmo unico e in un parkour aperto, per quanto impressionante, e soffre di una serie di subdole clausole di fuga che sembrano una scappatoia. 

L'introduzione di una sottotrama sulla teoria della cospirazione sembra un tentativo di aggirare la questione del razzismo della polizia, e il film introduce anche una figura di "terrorista" bianco piuttosto superficiale di nome Sébastien (Alexis Manenti), che sembra essere lì per differenziare i fratelli dalla violenza veramente fanatica e ingiustificata. Il film si affida molto alle notizie trasmesse dalla TV nell'angolo per sottolineare le implicazioni nazionali più ampie.

Athena è schietto e audace a suo modo: la sequenza di apertura è una bomba. Ma non c'è molta autenticità nel dramma che segue, quasi a non volersi prendere fino in fondo la responsabilità di dire che è il sistema che ha fallito.


 
 
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