Venezia79 - "La syndicaliste", il dramma dell'ingiustizia che fa ribollire il sangue

Un film francese sulla vita della sindacalista Maureen Kearney, accusata di aver inventato la sua aggressione

2 Settembre 2022

"Mi chiamo Maureen Kearney. Non ho mentito. Non ho inventato nulla". Quello che è successo a Maureen Kearney, nel 2012, è stato orribile. Quello che ha sopportato nei cinque anni successivi è stato altrettanto barbaro. Jean-Paul Salomé porta a Venezia 79 il caso reale di ingiustizia francese.

Basato su una storia vera, questo thriller ha come protagonista una potente funzionaria sindacale - interpretata da Isabelle Huppert -di un importante attore dell'industria nucleare francese. Quando Maureen viene a conoscenza di un accordo che potrebbe portare a una massiccia perdita di posti di lavoro nel settore, dichiara unilateralmente guerra ai potenti, presentando una petizione ai politici e facendosi così dei nemici di alto livello. Ma quando Maureen viene violentemente aggredita sessualmente nella sua stessa casa, la simpatia e lo shock iniziali all'interno del settore si trasformano in sospetto quando la polizia la accusa di aver simulato l'aggressione.

Il fatto è che per la polizia è la vittima sbagliata. Perché è così composta? Non piange e racconta la sua storia con calma, come se l'avesse provata, dice il detective capo. Inizia l'inferno legale #MeToo di Kearney. 

La Syndicaliste racconta la sua storia con uno stile da giornalismo d'inchiesta. Il pubblico non vede l'attacco a Maureen, ma solo le sue immediate conseguenze. Il film si apre su uno schermo nero mentre sentiamo una chiamata alla polizia che spiega le condizioni in cui è stata trovata la protagonista. Dopo la scena d'apertura, il film torna indietro nel tempo per spiegare gli eventi che hanno portato a questo momento e a Maureen come informatrice. Segue anche le indagini della polizia, dove, con una svolta scioccante, la vittima diventa sospettata del suo stesso caso. 

La forza principale di La Syndicaliste, al di fuori della Huppert, risiede nel suo essere una storia vera. Ci sono punti in cui quasi non si riesce a credere a ciò che sta accadendo: le nozioni di molestie da parte della polizia e di corruzione tra governo e imprese non sono certo una novità, ma il livello di meschina crudeltà che viene mostrato è scioccante nella pratica, anche se lo si conosce in teoria.

 
 
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