Venezia80 - “Adagio”, Roma brucia.. ancora

Il muscoloso dramma criminale romano vede Stefano Sollima alla guida del miglior cast italiano maschile possibile, si chiude così la sua trilogia noir con un addio alla Roma criminale.

3 Settembre 2023

È notte, Roma - decadente ed addolorata - brucia ancora una volta. Mentre gli incendi si diffondono furiosi, incombe un black out che, isolato dopo isolato, fa piombare l'intero paesaggio urbano nell'oscurità, oramai illuminato dal solo traffico e dalle roventi fiamme in lontananza. Nel mentre ecco due fazioni che si scontrano: siamo dinanzi ad una disamina ben fatta, anche se a tratti poco incisiva, del rapporto tra legge, ordine ed attività criminale in Italia.

“Adagio" di Stefano Sollima è un dramma criminale che tratta di cinismo e corruzione, una matrioska di ricatti da cui nessuno dei personaggi non riesce a liberarsi. 

Basta una notte per cambiare la vita a qualcuno, ed è quello che succede al sedicenne Manuel (Gianmarco Franchini) che si trova invischiato in loschi affari con Vasco (Adriano Giannini), un poliziotto corrotto, al soldo del misterioso "Broker", che si è dato al crimine per pagare un divorzio burrascoso.

Manuel non è altro che un adolescente in difficoltà in un mondo che non capisce e non è altro che una pedina le cui mosse sono condizionate dalle azioni dei veri potenti: un misto di ex detenuti, criminali e poliziotti, di cui non ci si può fidare. Quando durante “una missione” si fa prendere dal panico e scappa dal controllo di Vasco, la sua unica possibilità è chiedere una mano agli amici di famiglia.

È qui che il racconto prende una virata e a discapito del titolo comincia ad acquistare velocità attraverso i personaggi di Pierfrancesco Favino, Toni Servillo e Valerio Mastandrea, alle prese con ruoli insoliti all’interno delle loro strepitose carriere. Il Cammello, Daytona e Polniuman parrebbero i tre moschettieri acciaccati e sgarrupati di un futuro distopico: il primo ha un cancro terminale, il secondo è affetto da demenza senile e il terzo è cieco. 

Facevano parte della Banda della Magliana e non si parlavano da anni, si rimettono in contatto solo a causa di Manuel perché come dice con rassegnazione il Cammello "Tu torni, loro tornano, poi tutto torna”, perché se è vero che non sempre le colpe dei padri ricadono sui figli può anche succedere però che le ripercussioni delle azioni passate possono risorgere attraverso le nuove generazioni. 

Un noir metropolitano di gangster e poliziotti corrotti, una brutale guerra intestina tra i due mondi, entrambi governati dai propri feroci codici di omertà, dove in un cast interamente maschile, brilla, di bagliori corruschi, una sola protagonista femminile: Roma, metropoli in fiamme, quasi apocalittica, e forse voleva essere questo il saluto di commiato e una sorta di addio che Stefano Sollima voleva fare alla sua città.

Il trailer ufficiale:

 
 
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