Il film di guerra di Edoardo de Angelis è stato realizzato in collaborazione con la Marina Militare Italiana, il che chiarisce la sensazione diffusa che si tratti di un tentativo di riciclare la reputazione bellica dell'Italia.
La regista premiata con il Leone d’oro alla carriera al Festival di Venezia presenta “un film sulla paura del tempo futuro, sull’oblio del tempo passato, del Tempo che convive con noi”.