Il dramma brutale e tempestivo di Agnieszka Holland accende un riflettore oscuro sugli orrori affrontati dai rifugiati nella zona di confine tra Polonia e Bielorussia.
Il secondo lungometraggio di Pietro Castellitto, dopo l’esordio dietro la macchina da presa con “I Predatori”. Quello dell’attore e regista romano è un film anticonvenzionale, morbosamente alternativo, spiazzante che ha la capacità di rendere affascinante ogni personaggio.
La regista di "When They See Us" prende spunto dal libro storico di Isabel Wilkerson per spiegare il razzismo come un risvolto del sistema delle caste, tracciando collegamenti tra l'India, la Germania nazista e gli Stati Uniti.
Sostenuto da un'interpretazione straordinaria dell'esordiente Seydou Sarr, l'ultimo film di Matteo Garrone trasforma la lotta di un adolescente senegalese per raggiungere l'Europa in una traversata coraggiosa.
Al suo secondo film da regista - dopo “A star is born” -, Cooper punta in alto, lavorando sull'intimità dei suoi personaggi rendendo ogni momento affascinante e sorprendente.
Il muscoloso dramma criminale romano vede Stefano Sollima alla guida del miglior cast italiano maschile possibile, si chiude così la sua trilogia noir con un addio alla Roma criminale.
Un popolano, che passa dal coltivare patate ad aspirante nobile, nella sua crociata contro uno scellerato signorotto di Contea, nel classico dramma di Nikolaj Arcel sulla fragilità umana.