Quella sporca dozzina

impressioni e sensazioni di un ossimoro vivente

29 Giugno 2011

Prima di andare in ferie inauguro questa rubrica a cadenza assolutamente casuale che riassume i dodici lavori che ho ascoltato e che mi hanno lasciato qualcosa(in positivo o negativo) negli ultimi quindici giorni…non parlate al conduttore perchè non sa nemmeno dove sta andando…buona lettura.

 

Sarah Schuster - Possibilities: quando si fa un grande album d’esordio quanto difficile è ripetersi, tanto più con una formazione rimaneggiata? I Sarah Schuster non si fanno troppe domande e colpiscono al cuore di nuovo. 7+/10

Amplifier - Octopus: C’è ancora chi li considera hard-rock…ma Octopus riunisce tutto quanto di buono si possa mettere in un cd doppio(120’!!!!) per renderlo perfetto o quasi. Altro che Wow dei Verdena… 9/10

Phantom Buffalo - Cement Postcard With Owl Colours: quando il pop incontra il folk in chiave indie e riesce a risultare ancora fresco. Sorprendente questo esordio anche per chi non apprezza troppo il genere. 7/10

One Dimensional Man – A Better Man: il voto è per la delusione di non sentirli più incazzati come erano una volta. Album gradevole, ma che suona di transizione verso qualcosa di nuovo, che speriamo sia migliore. 5/10

ManzOni - omonimo: C’è poco da fare: non saranno radiofonici, saranno anche pesanti e tristi. Ma scrivono piccole schegge musicali che sanno entrare nell’anima e farla sanguinare.  8/10

Gomez - Whatever's On Your Mind: da innamorato di ‘Bring It On’ mi aspetto sempre molto di più, ma parecchio di più. Sufficienza stentata per un album che scivola via con poche vette. 6--/10

Davide Tosches - Dove l’erba è alta: Può un cd dopo due anni ancora emozionare? Se ve lo chiedete anche voi riprendete in mano questo lavoro del cantautore piemontese, non ve ne pentirete. 8/10

Okkervil  River - I Am Very Far: Buone intuizioni si alternano a brani meno ispirati, ma nel complesso un cd che si fa riascoltare più che volentieri. 6+/10

Sons And Daughters - Mirror Mirror: Una prova di maturità della band scozzese che non ci aspettavamo più. Una deriva cupa di blues-rock con due voci sempre in sintonia a fare da anfitrioni nell’universo dei ‘Fratelli e Sorelle’, convincente. 7+/10

Thurstoon Moore - Demolished Thoughts: Album inutile nella discografia di un mostro sacro come Thurstoon Moore, nemmeno la produzione di Beck fa sembrare questo lavoro poco più di un divertissement, prescindibile. 3/10

Mogwai – Hardcore will never die, but you will: la delusione è tanto più cocente quanto si ama un gruppo. Tanto ci hanno emozionato in passato e tanto li amiamo dal vivo, quanto negli ultimi due album sembrano avere esaurito un po’ le idee...stantio…4,5/10

Cake – Showroom of compassion: o ti piacciono o non ti piacciono, perché loro suonano così. A me divertono e stupiscono, suono Cake al 100%, ottimo ritorno dopo parecchi anni di latitanza. 7,5/10

 
 
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