La verità, pura e cruda. Il mood generale che si percepisce fin dal primo ascolto di Canzoni contro la natura è infatti quello di un pacato svisceramento della società. Niente ribellione generazionale, niente incazzature contro “il sistema” stile punk.
L'unica cosa che gli Zen Circus hanno preso in prestito da un post-punk anni '90, oltre che le tematiche sociali/etiche, è lo scazzo. Il tocco distintivo è stato fonderlo sapientemente allo stile da cantautore illuminato (vedesi la deandreggiante L'anarchico e il generale), creando quindi testi impegnati ma mai nostalgici, accusatori ma mai arroganti, divertenti ma mai superficiali. Veri, insomma.
Tutto il disco è condito da melodie orecchiabili ed una sana dose di sarcasmo, quel tanto che basta a lasciarti con l'amaro in bocca. Sestri Levante ti fa finire il disco ripensando a tutto e a niente, accendendoti una cicca e lasciandoti trasportare dal suo tono inaspettatamente cantilenante.
Tracklist
1) Viva
2) Postumia
3) Canzone contro la natura
4) Vai vai vai!
5) Albero di tiglio
6) L’anarchico e il generale
7) Mi son ritrovato vivo
8) Dalì
9) No Way
10) Sestri Levante
Silvia Gharaba
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