Coldplay live report

Heineken Jammin Festival, Parco di San Giuliano, Mestre (VE) - 9 giugno 2011

10 Giugno 2011

Erano anni che volevo vedere i Coldplay e per motivi di varia natura questo sogno era sempre svanito miseramente, addirittura a Udine avevo pure il biglietto...potete immaginare la rabbia.
Quando ho visto che suonavano a Mestre mi sono detta che non valeva neanche la pena programmare, tanto destinata a non vederli, ma l’altro giorno, sorpresina, un biglietto per me!
Sono stata molto combattuta sull’andare o meno, viste anche le condizioni atmosferiche che versavano sul Veneto in questi giorni.
Alle 19 e 30 di oggi, giovedì 9 giugno 2011, ho deciso di non fare tante storie e di andare e, se necessario, affrontare anche gli uragani
L’arrivo è stato abbastanza traumatico, blocchi di polizia e protezione civile che ad ogni parcheggio mi comunicavano “signorina è pieno, provi in quelli più avanti”, ho lasciato la mia automobilina in un parcheggio fra campalto e tessera, per darvi un’idea della scarpinata ho gugolato: 3 km che all’andata sono sembrati tanti al ritorno mi suggerivano il suicidio.
Dopo una mezz’oretta a piedi raggiungo l’ingresso di San Giuliano. L'Heineken jammin festival ha un grandissimo difetto, quest’anno più degli altri, si crede un festival rock e l’utenza si sente rock, ma si sbaglia di grosso.
Quando mi ritrovo a metà pubblico, fronte palco, circodata da fan dei Coldplay mi viene voglia di tornare a casa. Sono i fan dell’ultimo album, non hanno idea di cosa fossero i Coldplay prima del 2008 e inneggiano cori di ohohohohhhhhhhhohhh (che sarebbe Viva la Vida) alla maniera del popopopopopooopooooo (Seven Nation Army) dei mondiali 2006.
E a me queste cose fan venire l’orticaria, maledetta intolleranza all’ignoranza! 
Chris e i suoi amichetti salgono sul palco alle 21.30 sulle note della colonna sonora di Ritorno al Futuro (lodi lodi lodi) ma credo che pochi abbiano capito il riferimento.
Fuochi d’artificio e iniziano con Hurts Like Heaven, nuovo brano dell’album che uscirà a settembre. Solito outfit per i nostri, anche se le giacchette dopo il Viva la Vida tour risultano un po logore.
Questo inedito sinceramente non mi convince, forse per questo la canzone successiva è una piacevolissima sorpresa, una bellissima versione di Yellow, e subito dopo In my place, si giocano subito due assi, due canzoni che nella mia vita han significato tanto, gongolo e cerco di non pensare che sono circondata da capre e che è vergognoso che in italia si sappia ancora così male l’inglese (si le canzoni con le parole inventate mi infastidiscono parecchio)
Ancora una pezzo dell’album che verrà Major Minus e a seguire un altro paio di hit. Sulle note di Lost  vengono lanciati degli enormi palloni colorati sulla folla. I nostri propongono un intro di God Put a Smile in stile bossa nova che mi indispettisce per poi continuare più rock che in “ A rush of blood…” .  Anche con Violent hill riescono a dimostrarmi che nonostante le contingenze mi trovo ad un festival rock.
Con The Scientist si sfiora il patetico, sono circondata da ragazzine che piangono e coppiette che limonano duro (scusate l’espressione giovanile)  e il buon Chris invita tutti ad alzare i telefoni, l’effetto è carino ma vuoi mettere gli accendini?
Sull’inedito e Politik parte un fastidiosissimo chiacchiericcio, classico della gente che sa solo i singoli e se anche compra i dischi non li ascolta per intero, un gran peccato perché è un gran testo e uno dei pezzi più riusciti in questo live a mio parere. Il pezzo non finisce e si lega subito a Viva la Vida e tutti son contenti di poter urlare ohohohohhhhohhhh, evviva!
Finale con Clocks e Fix you che fa venire la pelle d’oca anche ad un cuoricino di pietra come me, questa canzone da e vuol dire tanto.
Ancora fuochi d’artificio e i saluti del signor Paltrow con il  nuovo singolo Every teardrop is a waterfall.
Si accendono le luci, sempre quasi giorno e ci si guarda tutti attorno un po delusi che questo concerto sia già terminato, saranno tempi da festival ma un’ora e venti sembra proprio pochino, dalla bocca di tutti esce l’affermazione “ma non hanno fatto ***
Io lo penso per Trouble, Don’t Panic e Shiver, tutte da Parachutes, sto diventando una vecchia lamentona attaccata ai ricordi?
Nonostante tutto esco da parco San Giuliano soddisfatta, i miei cari Coldplay sono dei musicisti straordinari, a chi mi diceva Chris Martin nei live è un cane consiglio di prendere un appuntamento dall’otorino!Una noticina per fare i complimenti ai tecnici luci e agli addetti alle riprese perché hanno fatto si che questo concerto diventasse un vero e proprio spettacolo.
Mezz’ora per uscire dal formicaio e un’altra per tornare alla macchina. Ciao San Giuly, ci vediamo domani!

P.s. Sono alta quasi un metro e ottanta, ho i capelli rossi e le converse gialle, se dopo aver letto questa mia recensione pensate di essere un vicino di concerto non adatto a me, in questa seconda giornata fate un passetto in là


Tracklist:

Hurts Like Heaven
Yellow
In My Place
Major Minus
Lost!
Cemeteries Of London
God Put A Smile…
Violet Hill
The Scientist
Us Against The World
Politik
Viva La Vida
Charlie Brown
Life Is For Living
Clocks
Fix You
Every Teardrop is a waterfall

Michela For Sherwood Live Reporter

 
 
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