Milano. Sabato 21 Giugno.

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Milano. Sabato 21 giugno - La nostra Europa non ha confini: un treno per violare le frontiere europee
No borders train. Ore 14.00. Da ogni parte d’Italia verso la Stazione Centrale di Milano e poi oltre i confini europei

I media italiani ed europei con il loro racconto allontanano il confine dai nostri occhi, spostandolo in mezzo a un mare lontano dalla vita delle persone, e dove le morti diventano responsabilità esclusiva di chi si mette in viaggio.

Ma il confine agisce ancor prima della frontiera del mare e, infatti, i confini a distanza, quelli dei visti che danno la sicurezza di un ingresso garantito nel territorio europeo, stanno in questo momento impedendo a migliaia di donne, uomini e bambini di fuggire dalle guerre in corso, da quelle note come in Siria, e da quelle taciute, come in molti luoghi della terra.
E anche coloro che riescono ad arrivare in Europa si trovano poi ad attraversare le frontiere di nascosto, con la paura di essere respinti o riportati indietro, a causa del regolamento di Dublino che stabilisce che la domanda d’asilo deve essere presentata nel primo paese di arrivo.

Il 26 e il 27 giugno, a Bruxelles, si terrà un ennesimo vertice Ue sulle migrazioni di cui possiamo già prevedere gli esiti: maggiori controlli in mare e alle frontiere, più respingimenti, potenziamento degli accordi con i paesi non Ue per impedire le partenze, esternalizzazione dell’asilo. In quei giorni, contesteremo il vertice insieme alla marcia dei migranti e dei rifugiati che in questi giorni sta attraversando l’Europa per arrivare a Bruxelles. Poi, l'11 luglio, i governi europei si ritroveranno a Torino per il vertice sulla disoccupazione giovanile.

E' proprio guardando a questi appuntamenti che sabato 21 giugno, sfideremo insieme a molti altri le frontiere dell'Europa con il NO BORDERS TRAIN che partirà alle ore 14 dalla Stazione di Milano, per dirigersi verso i confini interni che ingabbiano migliaia di persone nel primo paese di approdo.

Per questo siamo qui, in questo consolato, così come avviene in decine di altre città europee, perché le frontiere sono un pezzo della nostra precarietà, per affermare la necessità di sospendere il regolamento di Dublino e pretendere che gli stati europei prevedano percorsi di arrivo garantito in Europa per le persone che fuggono da guerre o altre situazioni di invivibilità.

Facciamo spazio, non frontiere

Basta morti nel Mediterraneo
Sospensione del regolamento di Dublino
Apriamo percorsi di arrivo garantito
Libertà di movimento, libertà di scelta del paese in cui stare

#civediamolundici
#noborderstrain

 
 
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