Paura, mistero e orrore: dieci fumetti da non perdere

31 Ottobre 2022

Certo il governo Meloni è una delle cose più terrificanti che ci possa essere, ma sulla scia di Halloween noi preferiamo parlare di trasposizioni artistiche. E allora proprio a proposito di paura, mistero e orrore, vi proponiamo questa selezione di fumetti scelta per voi da non perdere.

Edgar Allan Poe (Dino Battaglia, Edizioni NPE, 2016, 83 pp.)

Dino Battaglia (Venezia 1923 – Milano 1983) è uno dei massimi rappresentanti del fumetto italiano, primo italiano a conquistare il premio di “Miglior Disegnatore Straniero” al Festival del fumetto di Angouleme. I suoi lavori sono apparsi su tante riviste di contro – cultura italiana del novecento, che davano spazio ad articoli di vario genere ed hai fumetti (a volte privilegiando o gli uni o gli altri), come Linus, Intrepido, Corto Maltese. Il lavoro sui racconti di Poe riguarda alcuni celebri racconti del mistero e dell’horror dello scrittore americano, disegnati nello stile fumettistico – artistico di Battaglia: senza griglie, dando spazio ai momenti chiave della narrazione con immagini suggestive ed affascinanti. Ed allora immergiamoci nei quartieri devastati dalla peste di Londra con le tavole di “Re Peste”, facciamoci raccontare “La caduta della casa degli Usher” con il disegno spettrale della dimora decadente di una nobile famiglia ormai in ambasce; seguiamo i disegni della vendetta del giullare di corte “Hop Frog” – un racconto degno delle storie sui giullari di Dario Fo, oppure la celebre “La scommessa”, (racconto che ha ispirato anche il medio – mediatraggio di Fellini  del 1968 Toby Dammitt) e altri racconti dello scrittore americano di Baltimora che consacrano il binomio, nel nome del fumetto, Battaglia – Poe.

Lovecraft e altri racconti (Dino Battaglia, NPE, 2016, 104 pp.)

Premessa: esistono tanti fumetti sui racconti dei due tra gli scrittori più celebri del genere horror, come Poe e Lovecraft, soprattutto editi in anni recenti. Vale la pena di fare un giro su internet e spulciare qualcosa. Per una questione di stile, grafica, capacità di racconto, Battaglia vale la pena di essere messo prima di tutti. “Lovecraft e altri racconti” ha un titolo un po’ fuorviante rispetto al contenuto del lavoro: di Lovecraft c’è solo il primo fumetto, non ispirato direttamente ad un racconto dello scrittore di Providence ma impregnato delle sue atmosfere e scritto dallo stesso Battaglia. Tra gli altri racconti del mistero e della paura presenti nell’opera, che attengono a varie fonti letterarie e della cultura popolare di ogni sorta, vale la pena menzionare: “La malizia del diavolo” disegnata con uno stile che ricorda le miniature medievali, potrebbe essere presa da qualsiasi favola dell’antica tradizione contadina; “Lo strano caso del dottor Jeckyll e Mister Hide”, basato sul capolavoro di Stevenson; ed infine il “Golem”, ispirato ai miti ebraici, che narra la storia di un vecchio rabbino capace di dare vita ad una statua da lui creata dalle fattezze umanoidi.

Dylan Dog. Il pianeta dei morti. Vol. 1: Addio Groucho. Il tramonto dei vivi morenti. (Alessandro Bilotta, Paolo Martinello, Daniela Vetro; Sergio Bonelli, 2021, 160 pp.)

Premetto che non sono un fan di Dylan Dog, è una serie che non seguo. Ma bisogna anche dire che Dylan Dog è una serie di successo italiana nata negli anni 80 e arrivata all’albo numero 432. Questo vuol dire che in così tanti albi, ed edizioni speciali, ha avuto un sacco di sceneggiatori variegati e quindi di storie di ogni tipo, alcune più interessanti di altre: è il caso della serie speciale di Dylan Dog de “Il Pianete dei Morti”, il cui volume 1 annovera due storie: “Addio Groucho” (fumetto a colori - una particolarità per Dylan Dog) e Il “Tramonto dei morti viventi”. Dylan Dog non più giovane è un cinquantenne che vive in una Londra del futuro abitata dai “ritornanti”, zombie che non sono né vivi né morti e frutto di un virus messo in circolo dal paziente zero, relegati in un angolo della città e che minacciano l’intera metropoli di contaminare tutti i suoi abitanti. Il fumetto di Bilotta è distopico e politico. Nel “Tramonto dei morti viventi”, ci racconta i giochi di potere da parte di chi vuole sfruttare la paura per i ritornanti al fine di raggiungere la carica di sindaco di Londra, mentre c’è chi, come Dylan Dog, pensa potrebbe trovarsi una soluzione per sconfiggere il virus che affligge i ritornanti.

Dylan Dog – La macchina umana (Alessandro Bilotta, Fabrizio De Tommaso; Sergio Bonelli Editore, 2022, 112 pp.)

Un albo speciale uscito lo scorso aprile basato su un numero di Dylan Dog del 2016 che potremmo definire di horror sociale e dai contenuti molto politici. Dylan Dog insieme ad altri lavoratori è un impiegato di una multinazionale dalle mire oscure e governata da esseri spettrali quanto manageriali. In questo fumetto dai temi kafkiani quello che fa davvero paura è ciò che assomiglia più di ogni altra cosa alla realtà: ritmi di lavoro stressanti, debiti contratti dai lavoratori che imbrigliano la loro esistenza non lasciando scampo, capi reparto che fanno sentire il fiato sul collo senza lasciare via d’uscita. Poi c’è Groucho, l’assistente di Dylan Dog, che tra le sue esilaranti battute cita persino il pensatore della Scuola di Francoforte Horkheimer, mentre i capi della multinazionale sono delle scimmie ed una di queste spiega a Dylan che i lavoratori hanno finora vissuto “al di sopra delle loro possibilità”. E poi i contenuti extra: nel pezzo “Ritorno alla Barbarie”, Franco Busatta cita una parte de Questo non è un manifesto di Micheal Hardt e Toni Negri, in una pagina in cui è messa in evidenza la copertina di questo libro. Un numero di Dylan Dog da non perdere.

Dylan Dog – La Fiamma (Emiliano Pagani, Daniele Caluri; Sergio Bonelli Editore, 2017, 96 pp.)

Numero 373 della serie di Dylan Dog ed altro fumetto dai contenuti politici che in cui viene coinvolto l’indagatore dell’incubo. A Londra ci sono disordini tra i manifestanti di un quartiere che lottano contro l’ampliamento di una discarica da loro reputata altamente nociva da un punto di vista ambientale. Attenzione però, tra le forze dell’ordine si aggira un poliziotto fantasma, più alto e robusto della media, e capace di esercitare una violenza efferata nei confronti dei manifestanti. La partner di Dylan Dog è un’attivista che sembra essere uscita da un centro sociale; ed infatti c’è anche la scena in cui lei porta Dylan in quello che appunto è un centro sociale dove sta tenendo un concerto un gruppo rap che intrattiene la platea danzante sulle rime di un testo dei Public Enemy…cosa chiedere di più ad un fumetto dell’orrore, se si è anche appassionati di tematiche sociali?

Chanbara – Il mondo sospeso (Chiara Contu, Isabella Mazzanti; Sergio Bonelli, 2022, 128 pp.)

Chanbara (in lingua Giapponese “combattimento con la spada”), è una serie della Sergio Bonelli Editore ideata dallo sceneggiatore Roberto Recchioni e dal disegnatore Adrea Accardi basata su personaggi del Giappone del XVII secolo. Questa volta la scelta di Recchioni è quella di affidare il quarto capitolo di questa saga ad una sceneggiatrice ed una disegnatrice donna, cioè Contu e Mazzanti. Contu è una sceneggiatrice che nei suo precedenti lavori ha scritto in particolare delle storie per Dylan Dog, ed in questa opera sicuramente si avverte la presenza del mistero e dell’indagine svolta in ambienti oscuri ed onirici. La protagonista de “Il mondo in sospeso” è la guerriera donna Jun è sulle tracce di uno spietato assassino, Hajukaja, autore di massacri efferati, con indosso una maschera paurosa e capace di non lasciare nessuna traccia dietro i suoi crimini. La protagonista vive nelle atmosfere sospese e suggestive del mondo onirico e misterioso del Giappone medievale e dei suoi fantasmi, che animano le tavole dell’ultimo capitolo tutto al femminile di Chanbara.

Il ritratto di Dorian Gray (Roberto Recchioni, Giovanni Masi, Marianna Ignazzi; Star Comics, 2017, 111 pp.)

Uno dei lavori migliori della serie “I maestri del mistero”, curata per la casa editrice Star Comics da parte di Roberto Recchioni. Un’opera fumettistica molto letteraria in questo caso, in cui i dialoghi sono ripresi tali e quali dal romanzo capolavoro di Oscar Wilde “Il ritratto di Dorian Gray”, ricchi di golden sentences, espressioni introspettive, provocatrici ed argute. L’idea di puntare su un fumetto letterario funziona e racconta la storia del giovane della Londra vittoriana e benestante, che desidera più di ogni altra cosa di rimanere immortale e si ritrova incastrato in una diavoleria per cui ogni nefandezza del proprio spirito sarà incastrata nel dipinto che lo ritrae, mentre la sua forma sembrerà essere quella di eterno giovane. Bellezza e orrore, bene e male, in un fumetto riuscito che fa anche venire voglia di leggere (o riguardare) il capolavoro di Wilde.

Dracula (Roberto Recchioni, Michele Monteleone, Fabrizio des Dorides; Star Comics, 2015, 112 pp.)

Per questo fumetto si parla di un’altra collana curata per la casa editrice Star Comics dall’autore e fumettista ecclettico Roberto Recchioni (che molto ha lavorato su Dylan Dog nella sua carriera), dal titolo “I maestri dell’orrore”. Questa volta il fumetto è quello che riguarda il romanzo del celeberrimo personaggio Dracula dell’autore londinese Bram Stoker. Il giovane procuratore legale inglese Harker farà visita in Transilvania il conte Dracula, nel suo spettrale e lugubre castello, per poi scoprire che il suo cliente non è altro che uno spaventoso vampiro pronto a raggiungere la popolosa Inghilterra per saziare la sua sete di sangue. La trama del fumetto segue le linee del romanzo, i disegni di Des Dorides sono molto belli, quasi attorniati da una leggera foschia in grado di restituire al lettore atmosfere gotiche e terrificanti. Ritmi incalzanti, atmosfere horror, un bel lavoro.

Frankenstein (Roberto Recchioni, Giulio Antonio Gualtieri, Francesco De Stena; Star Comics, 2015, 112 pp.)

Non tutti i fumetti della collana “I maestri dell’orrore” curata da Roberto Recchioni sono riusciti: ad esempio “Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hide” è una banalizzazione del romanzo – racconto di Stevenson, che tralascia la sua capacita di scandagliare l’animo umano in favore di una più cartoonesca trasformazione di Jekyll in Hide; così come “Alle montagne della follia”, che riprende il celebre racconto di Lovecraft, non riesce per niente a trasmettere quell’atmosfera di ossessione ed horror del solitario di Providence. Invece nel caso del classico della letteratura scritto da Mary Shelley “Frankenstein” abbiamo un lavoro molto ben riuscito: i disegni sono dettagliati e riescono a trasmettere atmosfere dark e gotiche e la storyline ti prende, al punto da fare emergere chiaramente uno dei temi del romanzo, cioè il rapporto tra la scienza e la modificazione della realtà. Dimenticatevi il Frankenstein allampanato e stolido della cultura popolare ed immergetevi nella storia in cui lo scienziato viennese Victor Frankenstein è alle prese con la misteriosa creatura alla quale lui stesso ha donato la vita...

I delitti della Rue Morgue e altri racconti (Roberto Recchioni, Michele Monteleone, Jacopo Paliaga, Oscar; Star Comics, 2017, 112 pp.)

“Big dreamers never sleeps” diceva il genio di Baltimora…questa classifica è iniziata parlando del genio di Edgar Alla Poe e si chiuderà parlando di un altro fumetto ispirato ai suoi racconti. Egli non è stato solo tra i massimi esponenti del genere horror frammisto ad introspezione psicologica, ma anche l’inventore riconosciuto, attraverso alcuni suoi racconti che vedono come protagonista l’investigatore Auguste Dupin, del genere letterario del giallo moderno (oltre che tra i padri fondatori del genere fantascientifico). Questi elementi di analisi sono tutti contenuti negli interessanti approfondimenti nel testo edito nella collana “Roberto Recchioni presenta: I maestri del mistero”, che annovera due storie che vedono coinvolto lo scaltro Dupin, ovvero I delitti della Rue Morgue e La lettera rubata. Ma ci sono anche due altre storie misteriose: un’altra di tipo investigativo, Lo scarabeo d’oro, e poi quella dark e psicologica Il gatto nero, in cui il disegnatore Oscar dà prova della sua bravura in un silent comic tutto da leggere.

 
 

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