I migliori dischi selezionati per voi dalla Webzine di Radio Sherwood

Dischi Del Momento - Ottobre 2023

2 Novembre 2023

Nuovo appuntamento con il format Dischi Del Momento, l'appuntamento mensile con la Webzine di Radio Sherwood in cui ascoltare le migliori uscite del mese appena concluso.

Nella trasmissione dedicata agli album usciti nel mese di Ottobre 2023, andata in onda in diretta giovedì 2 Novembre, abbiamo parlato con Carlame in occasione dell'uscita del suo nuovo disco solista, Sabotaggi. Trovate il podcast della trasmissione nel player e su Spotify.

Buon ascolto e buona lettura!

Game Over - Hellframes (Scarlet Records, thrash metal, 20 ottobre)

Quinto album per i ferraresi Game Over, dal titolo Hellframes, uscito il 20 ottobre e presentato al CSO Pedro per il Metal Punk Fest 5.

Arrivata al quinto disco in quindici anni di attività, la band ha ormai elaborato, assieme ai precedenti Crimes Against Reality (2016) e Claiming Supremacy (2017), un proprio sound un po’ più personale, evolvendo dal primo thrash furioso ed arrivando a canzoni che sono anche in grado di sorprendere, come Path Of Pain e Count Your Breaths che pur rallentando i bpm non perdono l’impatto heavy di pezzi più tipicamente thrash come Synthetic Dreams.

Sufjan Stevens - Javelin (Asthmatic Kitty Records, indie folk, 6 ottobre)

Dall'acclamatissimo Carrie & LowellSufjan Stevens ha trasformato radicalmente il suo stile, prima più elettrico, allegro e anche un po’ caciarone, adesso più raccolto, elettronico e algido.

Se in The Ascension aveva esplicitato la freddezza musicale nella sua vena elettronica, in Javelin le sue malinconie tornano a esprimersi in una forma che somiglia alle frazioni più intime dei tempi di Illinois piuttosto che allo spartiacque di Carrie & Lowell

La sofferenza contenuta in Javelin è più che giustificata dalla perdita del partner Evans Richardson, deceduto ad aprile, cosa tra l’altro non pubblica dato che Stevens era sempre stato estremamente riservato sulla sua vita privata e sul suo orientamento sessuale.

A questo si aggiunge la sindrome di Gullain-Barrè, che ha portato il cantautore alla paralisi due mesi fa, costringendolo a un lungo percorso di riabilitazione che per ora non gli permetterà di portare il nuovo disco dal vivo. Coraggio Suf. 

Ragana - Desolation's Flower (The Flenser, sludge/post-black metal, 27 ottobre)

“Ragana” secondo la Treccani risulta essere un sinonimo di fata, o strega. In questo caso, con Ragana intendiamo un duo al femminile, proveniente da Olympia (Washington), in attività dal 2011, che nelle proprie parole propone un “queer antifascist sentimental destruction doom”. 

Pur partendo da lavori inizialmente post-rock, nel tempo il loro sound si è avvicinato al metal, allo sludge e al black metal, entrando a far parte di quella esile ma sempre più nutrita schiera di band black metal (o proto tali) antifasciste, assieme ai Dawn Ray’d (dei quali e con i quali abbiamo già parlato nelle pagine della webzine), Wulfaz, Gravpel, Liturgy.

Desolation’s Flower è il loro nuovo disco, uscito il 27 ottobre per l’etichetta The Flenser, e quanto di buono avevamo avuto modo di ascoltare con il precedente split con i Thou, Let Our Name Be Forgotten e con You Take Nothing, rispettivamente del 2018 e 2017, sembra qui confermato: sfuriate e vocals black metal, rallentamenti sludge, ben riassunti nella title track di apertura e in Winter's Light Pt.2, forse il pezzo che più le avvicina al vero e proprio black; ma anche episodi più borderline tra post-rock e metal, come in DTA, acronimo per Death To America, che rappresenta uno di quei brani per cui sarà sempre impossibile cercare di categorizzare band come le Ragana all’interno di un’etichetta esatta, così in bilico tra mille generi differenti.

Che dire, se non lunga vita al black metal antifascista!

Rough Touch - Sanctify Darkness (World's Appreciated Kitsch Records, crossover/ thrash metal, 10 ottobre)

Cosa sarebbe successo se i Power Trip fossero nati in Emilia invece che in Texas? A questa domanda marzulliana rispondono i ferraresi Rough Touch, con il loro nuovo EP, Sanctify Darkness. Crossover tra thrash e death, una voce che ricorda gli Obituary e riff grezzi e granitici ci regalano un disco che farà la felicità dei thrasher rimasti orfani dopo la dipartita di Riley Gale!

Nati forse come un side project di Ziro e Sanso, chitarristi dei Game Over, e qui rispettivamente alla voce e alla chitarra, i Rough Touch, dopo un primo demo del 2019, arrivano qui al primo EP, che a quanto pare è stato distribuito in formato cassetta e in un numero di copie limitato a 100, quindi probabilmente questo disco diventerà un oggetto di culto nel metal underground italiano. 

Carlame - Sabotaggi (Professional Punkers, elettronica/punk, 20 ottobre)

Sono innumerevoli i progetti nati dalla persona di Carlame: per citarne solo alcuni ci sono ovviamente i Discomostro, gli Skruigners, Laforcah… Possiamo dire quindi di avere di fronte una personalità che ha segnato e segna la scena punk e hardcore italiana da ormai quasi trent’anni.

Batterista, produttore, cantante e, in tutti i progetti citati, autore e compositore, il 20 ottobre Carlame ha dato alle stampe il suo primo disco solista, Sabotaggi, uno strano mix di tutto quanto fatto finora più qualcosa di nuovo: possiamo dire che ascoltare questo disco è come entrare nella testa di Carlame, trovandoci evidentemente un sacco di casino! 

Come riportato nel press kit: un progetto solista in cui Carlame mescola tutte le sue anime per dare vita a un suono nuovo, senza alcun vincolo di genere, senza paura di mettersi in gioco, senza vergogna di mettersi a nudo, senza mai smettere di essere sé stesso.

Golpe - Assuefazione Quotidiana (Beach Impediment, Static Shock Records, hardcore punk, 13 ottobre)

Nuovo EP per i Golpe, ovvero la one-man band di Tadzio Pederzolli, tra le varie cose chef vegan ed ex-chitarrista degli Skruigners.

Dopo La Colpa È Solo Tua del 2021, ascoltiamo oggi Assuefazione Quotidiana, come il precedente segnato dal preciso e diretto messaggio politico, di chiara ispirazione anarchica a partire dalle grafiche, e vegan (si veda la canzone Ogni Giorno Malattia).

Dal punto di vista del sound, siamo di fronte a un hardcore punk di chiara matrice ottantiana, che richiama i Negazione e i Nerorgasmo e possiamo dire che anche la produzione stessa sembra ricercare la spontaneità senza compromessi delle prime ondate hc.

Giorgio Canali  & Rossofuoco - Pericolo Giallo (La Tempesta Dischi, Rock, 13 ottobre)

Decimo disco da solista per l’immortale rocker romagnolo che adesso ha base a Perugia.

Canali è sempre più incazzato, e non potrebbe essere altrimenti visto l’andazzo generale, ma rispetto al precedente Venti,  mette un po’ in ordine le idee e mette in fila una serie di pezzi a volte avvelenati, altre incazzati, altre ancora commoventi.

C’era ancora il sole è la nostalgia istantanea del passato recente, Un filo di fumo è dedicata alla gioventù militante di oggi alla quale Canali guarda con grande rispetto e considerazione.

boygenius - the rest (Interscope Records, alternative/indie, 13 ottobre) 

Torna il supergruppo composto dalle cantautrici americane Phoebe Bridgers, Lucy Dacus e Julien Baker con un nuovo EP the rest, tutto rigorosamente scritto in minuscolo, come il nome stesso della band.

the rest segue di appena sette mesi il precedente album, The Record, di cui avevamo parlato nei Dischi del Momento di marzo. I quattro brani che compongono questo nuovo EP provengono proprio dalle sessioni di registrazione del precedente lavoro, così come la foto di copertina proviene dalla stessa sessione fotografica da cui è nata la copertina di The Record.

Le canzoni che compongono quest’ultimo lavoro sono accomunate, nelle parole della stessa Dacus, da una essenza angosciosa e inquietante, incentrate su sentimenti quali la paura e l’instabilità; e così, nelle intenzioni delle artiste, la foto di copertina, rappresentante le tre su una spiaggia ventosa al tramonto, dovrebbe trasmettere questi stessi sentimenti.

Calcutta - Relax (Bomba Dischi, indie pop, cantautorato, 20 ottobre)

Il mondo dell’indie pop lo stava aspettando ormai da 5 anni, dall’uscita di un album - Evergreen - che si può considerare ormai consolidato nella storia della musica italiana.

Ed ecco che il padre della nuova scena indie degli ultimi 10 anni ritorna con Relax, un disco che ha creato milioni di aspettative tra i fan a partire dall’annuncio fatto a maggio del Relax Tour, passando per la campagna promozionale fatta con un concerto all'interno del Grand Salone di Villa Medici a Roma il 14 e il 15 ottobre e la pubblicazione di un video con i testi recitati in Asmr dalla youtuber Sara J Asmr.

Calcutta con questo album si riconferma un compositore di testi per storie d’amore e situationship tormentate o finite male, dove la malinconia regna sovrana come in Controtempo e Ghiaccioli. Infatti, la tematica delle relazioni e di come queste vadano a scalfire l’animo umano, insieme ad un senso comune di fallimento arriva al suo apice con il brano Tutti.

Nonostante i temi toccati e la scrittura di questo disco siano rimasti abbastanza fedeli al Calcutta di sempre, la fanbase è cresciuta rispetto al 2016 e al 2018, trovandosi quindi in una fase della vita dove alcune problematiche si affrontano in maniera diversa rispetto a quando si era adolescenti. Non ci resta comunque che chiederci a chi stamperemo addosso le parole di questo album.

King Gizzard & The Lizard Wizard - The Silver Cord (autoprodotto, elettronica, 27 ottobre)

«My name is Stuart Douglas, but everybody calls me Stu».

Sarebbe da presentarlo così, alla Giorgio Moroder, il nuovo disco dei KGLW, che neanche tre mesi fa presentavano il loro (fantastico) disco metal.

Bulimici della produzione musicale al punto tale da seguire più progetti in contemporanea, i KGLW qui ci presentano in The Silver Cord un omaggio proprio ai pionieri dell’elettronica e della disco, passando quindi proprio per Moroder e per i suoi dischi fatti con Donna Summer, ma anche per Kratwerk, come si direbbe dalla copertina.

Siamo distantissimi dal metal e probabilmente di tutti i 25 dischi usciti in poco più di 10 anni questo è quello che si spinge più lontano dalle origini del gruppo australiano, ma ormai dovrebbe essere chiaro che non siamo più davanti a una band ascrivibile a un genere ma a dei cerimonieri ai quali nessuna strada è preclusa.

Bowie - Kindness (autoproduzione, hardcore punk/metalcore, 31 ottobre)

Fa un po' strano avere in questa playlist il nome di Bowie. Non stiamo qui però parlando del duca bianco, ma di una nuovissima band hardcore da Udine, formatasi a giugno di questo anno, che ha pubblicato il 31 ottobre il primo EP di debutto, Kindness.

Hardcore più virato al metal che al punk, per i fan di Sunami e Hatebreeder, i Bowie nascono da membri di Awake the Secrets e Malerbae, e dando, una letta ai titoli dei brani che compongono questo debutto, devono avere anche un certo senso dell'umorismo, dato che oltre al nome, prendono da Bowie anche canzoni come Ziggy Stardust, per poi passare ad altri mondi con Alice in Wonderland. La canzone più interessante rimane però Oniric Orgasm Of Your Own Death.

Barry Can’t Swim - When Will We Land? (Ninja Tune, elettronica, 20 ottobre) 

Negli ultimi anni il progetto musicale di Joshua Mainnie si è evoluto culminando nell’album d’esordio appena uscito When Will We Land?.

In Barry Can’t Swim si convogliano mille tipologie di suoni diversi ma il risultato è spettacolare: dalla prima traccia fa capire agli ascoltatori che non si tratta “solo” di musica elettronica ma che la sperimentazione dietro a questo primo album è eterogenea, con alla base del jazz e sample vocali che ti fanno letteralmente volare. 

Barry non saprà nuotare ma sicuramente sa come farci ballare.

Sampha - Lahai (Young Records, r&b, 20 ottobre)

Elusivo è il termine giusto per descrivere Sampha, un artista estremamente attivo nella scena musicale internazionale come produttore, feature, scrittore; eppure, per ottenere un suo album ci è sempre voluto tempo. Ma se per avere un album di tale qualità e complessità artistica, quale il suo nuovo album Lahai,  direi che siamo disposti ad aspettare.

Le sonorità che avevamo imparato a conoscere di questo artista dall’album precedente, nonché suo album di debutto, Process, in questo nuovo album ritroviamo le stesse con una nuova sofisticatezza di produzione e nuove sfumature dell’unicità vocale di Sampha.

Un ascolto da fare con delle buone cuffie e tempo da dedicarci, questo album  è un progetto da ascoltare e riascoltare per carpirne sempre nuovi e interessanti dettagli.

Drake  - For All The Dogs (OVO, hip-hop, 6 ottobre)

Gli album di Drake sono come i film di Scorsese: ad ogni nuova uscita diventano più lunghi.

Con 23 nuove tracce, Drake rilascia l’atteso album For All the Dogs, annunciato da tempo, durante il suo tour estivo, come il disco che avrebbe dato ai fan quello che volevano: le sue sonorità e testi “di una volta”.

E per una volta s’intende sempre quell’album che ha consolidato Drake come “the artist to watch” sulla scena hip-hop non solo canadese o americana, ma internazionale, ovvero Take Care.

C’è poco da dire, Drake è un artista estremamente prolifico, e, seppur questo potrebbe rappresentare un problema nella qualità e unicità dei suoi lavori, possiamo rilevare una certa diversità e dinamismo in questo ultimo album, che riconfermano il talento di questo artista.

Drake ha una sua firma, visibile in ogni angolo di questo album, ma si percepisce anche la libertà e divertimento nello sperimentare. Ogni traccia infatti sorprende: dal beat, alle features con artisti di altissimo calibro quali Bad Bunny, 21 Savage, J Cole e molti altri artisti ancora, ai testi che confermano ancora una volta la maturità di questo artista e la sua capacità di non esaurirsi mai.

 
 

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