Joe D. Palma+Sir Giove+Exit Exit - LiveReport

Sherwood Open Live - 15 dicembre 2023

18 Dicembre 2023

Metalpunk Fest, Sotterranei, Bomchilom, Electronic Fog/Bad Vibes, nonché svariati concerti di vario genere. Ma non manca qualcosa nel panorama della programmazione autunnale al Pedro? Ah sì, ecco: Sherwood Open Live.  Ed eccoci puntuali come una cartella dell’Agenzia delle Entrate, a dare spazio agli emergenti nell'Open Live Stage del CSO, per un appuntamento confermato nel suo nuovo habitat (per chi non si ricorda, pre-covid i live si tenevano in Radio, anche se il Pedro anche in passato aveva ospitato eventi Open Live) e anche con un po’ di anticipo rispetto alla passata edizione. 

Ad aprire la serata ci pensa Sir Giove con la sua band, nome d’arte di Sergio Veronese. Poco noto ai più con questo nome, ma 10 anni fa prese parte a un interessante progetto rap dal nome molto padovano, i Navigazione Interna, che avvalendosi anche di un feat di Dutch Nazari in qualche modo anticiparono le contaminazioni di genere successive, come Willie Peyote e forse ancor di più Studio Murena.
Questo il passato. Sir Giove adesso con la sua band propone un pop scanzonato e senza pretese, e mi fa ripensare a quella volta che andai al New Age per ascoltare gli Animatronic e a far da spalla c’era Tananai ( abbinamento totalmente casuale, ma va bene lo stesso)Ecco, sono una di quelle poche persone al mondo a potersi vantare di aver ascoltato Tananai a 5 euro, e tu, Sir Giove, me lo ricordi così tanto…perciò occhio.

Un giorno con l’aiuto dei più navigati bisognerebbe anche fare una classifica degli artisti più improbabili passati dal Pedro quando non erano famosi…ma questa è un’altra storia..

Torniamo sul palco dove il gruppo atteso per la serata sono i Joe D. Palma, attivi dal 2017 e pronti a lanciare il loro EP Collezione Privata - Lato B, che segue il lato A uscito a luglio. Per i Joe D. Palma un’annata vivace, visto che le nuove uscite mancavano da Tutto OK”,  il loro finora unico album venuto alla luce nel 2019.
Le prime cose che emergono, dopo pochi minuti di live nei quali snocciolano subito gli (interessanti) estratti dell’EP, sono:

a) una grande energia e vitalità sul palco, sul quale Giorgio, il cantante, fa sicuramente da traino a tutta la band, ma si distinguono bene il batterista che sembra in procinto di spaccare le pelli da un momento all’altro, ed  il tastierista, posizionato di profilo a-là-Boosta, il quale si sente inspiegabilmente meglio di qualsiasi altra seconda voce passata tra open live e main stage al Pedro quest’anno;

b) L’incredibile fanbase che questa piccola band locale può vantare, disposta a ballare e a cantare a squarciagola su ogni pezzo; gira tra l’altro la voce che sia stata decimata alla vigilia da una tremenda intossicazione alimentare, evitata per miracolo dalla band. 

Il top della serata è il momento nel quale sul palco sale Jesse The Faccio, presente nell’EP come voce e autore di Sembrerebbe, pezzo estremamente wholesome nel quale Jesse e Giorgio ci sembrano un po’ Renga e Nek, un po’ Paola e Chiara. Di tutt’altro tono il successivo Chissenefrega tratto dagli esordi della band, l’EP "Generazione Brucaliffo": non lo conoscevo e ammetto, ho riso tanto. Da recuperare assolutamente (anche se dal vivo e con quel matto di Jesse è davvero un’altra storia). 

Nella seconda parte il concerto viaggia su ritmi più tranquilli prima di rilasciare le ultime energie nel finale con le hit del passato come VHS e Gubbio che sembra un pezzo di Baccini ai tempi dell’Indie Pop. I ragazzi sul palco sono strafelici, quelli sotto pure e pronti ad affidarsi al dj-set di Exit Exit. Per quanto riguarda gli Open Live, se ne riparla nel 2024, l’inverno è ancora lungo.

 
 

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