CineIndie - La prima serata

Martedì 6 Novembre 2012 - MultiAstra

8 Novembre 2012

Ha preso avvio a Padova la rassegna CineIndie
Sala Technicolor del MultiAstra di Padova gremita, martedì 6 novembre, in occasione della prima serata della rassegna CineIndie, che propone film documentari, cortometraggi e videoclip di registi e produttori rigorosamente indipendenti. L’evento, in cui gli spettatori sono chiamati ad esprimere la propria preferenza per ogni filmato in visione attraverso una scheda voto, si concluderà con un vero e proprio mini festival che avrà luogo in marzo, organizzato sulla base delle preferenze espresse. La rassegna intanto proseguirà per tutto il mese di novembre, ogni martedì sera, per essere poi ripresa nel mese di febbraio. Il programma completo nel sito CineIndie Queste le prime tre opere proposte.

La danza del cammello ubriacocortometraggio di Pierpaolo Verga e Tommaso Capolicchio

Come giustamente sottolineato in sala dal regista padovano Andrea Prandstraller il corto - contrariamente a ciò che comunemente si crede -  è una della operazioni più difficili che un cineasta  possa realizzare. Tanto più se esordiente. Così come è più difficile confezionare un buon racconto che un buon romanzo. I registi Verga e Capolicchio accettano la sfida, la rilanciano sul terreno dell’ironia e ne escono più che dignitosamente. La faccenda del cammello si risolve in una breve ma densa carrellata sul mondo del cinema. Sugli autori e le loro aspirazioni. Sui produttori e l’attenzione spesso rivolta troppo poco alla qualità e troppo alla cassetta. Sui luoghi topici della settima arte, Cannes primo tra questi. Sui trucchi, sulle visioni, sulle falsificazioni. Senza dimenticare uno sguardo alle contraddizioni del nostro tempo, dominato dai flussi migratori, conducono in porto una storia leggera, divertente e al tempo stesso solida e convincente.

Odio i vivivideoclip di Fabio Capalbo

Odio i vivi, ho i miei motivi, ma me li tengo per me” canta Edda, alias Stefano Rampoldi, ex front man dei Ritmo Tribale. Prendendo come sfondo una Viareggio invernale le immagini ruotano attorno alla figura di Manuela Falorni, “la Venere Bianca”, pornostar non più giovanissima ma in servizio attivo, ripresa nel quotidiano e nell’attività professionale. L’intento dell’autore è quello di mescolare il linguaggio utilizzando immagini non stereotipate, realizzate nell’arco di cinque giorni. E l’obbiettivo sembra raggiunto: niente tagli veloci, niente montaggio forsennato. Al contrario qualche breve inserto di parlato, in un’alternanza di personaggi e maschere. Il tutto si risolve in un videoclip assolutamente atipico, velato di una malinconia sottile accentuata da quella particolare atmosfera che solo il mare d’inverno è in grado di produrre. Senza retorica, senza luoghi comuni. Il brano è tratto dall’album omonimo, nominato per la Targa Tenco 2012.

Non mi avete convinto. Pietro Ingrao, un ereticofilm di Filippo Vendemmiati

Presentato alle Giornate degli Autori della 69ma Mostra del Cinema di Venezia non è solo un documentario sulla figura di Pietro Ingrao, oggi 97 anni, uno degli ultimi dirigenti del disciolto Partito Comunista Italiano. E’ molto di più. Vendemmiati, che conosciamo quale autore di “E' stato morto un ragazzo”, documento sulla tragica fine di Federico Aldrovandi, gira un lungometraggio politico e poetico assieme. La storia di un bambino che voleva da suo padre la luna, che crescendo si è nutrito di cinema pensando che quella sarebbe stata la sua strada (“presumo di capire più di cinema che di politica”) ma è poi stato influenzato dalla guerra di Spagna e quando il suo paese è stato preda di una dittatura non ha esitato a scegliere la clandestinità. Per fare i conti in seguito, da dirigente e giornalista comunista, con i carri armati sovietici a Budapest prima e a Praga dopo, con le stragi e le bombe neofasciste. Controcorrente sempre, osteggiato dalla dirigenza del suo stesso partito mentre platee immense lo applaudivano in piedi. Immagini d'archivio, molte decisamente rare, in montaggio alternato con interviste  e testimonianze mai banali, mai scontate. Un eretico, fautore convinto della “pratica del dubbio”, che decide nel clima difficile degli anni ‘80 di rinunciare alla presidenza della Camera, non esita nei ’90 a condannare la partecipazione dell’Italia alla guerra in Iraq e dopo i fatti di Genova 2001 a salire sul palco del Firenze Social Forum. Una vicenda di illusioni e speranze tradite. Di un uomo politico dotato di grande carisma e capacità di comunicazione, che mai però è stato veramente uomo di potere, mai ha vantato conoscenze altolocate. Che a 97 anni non ha smesso di sperare. Una lezione di vita. Una lezione di storia.

In sala un pubblico attento, una presentazione assai poco convenzionale e molte domande. Tra una proiezione e l’altra gli interventi sobri di Andrea Prandstraller e quelli piuttosto surreali del “regista iraniano” Rashin Reza. In ordine alla effettiva identità del quale consigliamo di intervenire alla serata di martedì prossimo. Buona visione.


Prossimo appuntamento: Martedì 13 Novembre 2012 - Ore 20:45 Cinema MultiAstra

Per informazioni:

CineIndie

Sherwood.it

Officina Immagini

 
 

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  • 2012.11.06 - CineINDIE @MultiASTRA
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