Lunedì 16 giugno ore 21.00 (Second stage) - Sherwood Festival 2014

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C'è una domanda fondamentale a cui deve rispondere chi ha l'ambizione di trasformare il presente. Qual'è lo spazio in cui è possibile agire questa trasformazione? Noi non abbiamo dubbi e guardiamo immediatamente allo spazio europeo.

L'Europa, la sua genesi storica e politica, la geometria variabile dei suoi confini, la sua crisi finanziaria e sociale, la tornata elettorale appena conclusasi con la forte ascesa dei partiti nazionalisti, ma anche gli spazi che offre alle possibilità di trasformazione e le contraddizione aperte al suo interno dai movimenti, saranno al centro di un ciclo di incontri che proponiamo come occasioni di riflessione sul presente per costruire il nostro immediato futuro. Perché se l'Europa delle banche, dei confini, della Troika assomiglia ad una gabbia, lo spazio europeo è al tempo stesso l'unica possibilità di liberarsi dalle sue stesse sbarre.

Lunedì 16 giugno ore 21.00 (Second stage)

Europa e confini: uno spazio a geometrie variabili

Gianfranco Bettin (Sociologo e Assessore Comune di Venezia), Sandro Mezzadra (Università di Bologna), Giusi Nicolini (Sindaco di Lampedusa), Umberto Curi (Università di Padova)

Introduce Nicola Grigion (Progetto Melting Pot Europa)

Conduce Alessandra Sciurba (Progetto Melting Pot Europa)

 
 
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